MARCIANISE – Richiesta risarcimento danni da record quella che potrebbe arrivare al Comune di Marcianise. Ad inviarla Leroy Merlin, gruppo francese operante nella grande distribuzione e specializzata in bricolage e fai-da-te, edilizia, giardinaggio, decorazione e arredo bagno. Tutto a causa della mancata apertura del nuovo mega store, il quarto in Campania, che doveva avvenire nella zona del Centro Commerciale Campania.
Sono quasi 5 anni che l’azienda lotta per ottenere autorizzazioni che non arrivano mai. Tutto è iniziato nel 2018 quando Leroy Merlin ha deciso di investire a Marcianise con l’apertura di un nuovo mega centro. Programma un investimento da 21 milioni di euro ed acquista un immobile all’interno dell’interporto. Dopo circa un anno i lavori sono quasi giunti al termine ma la Procura di Santa Maria Capua Vetere contesta il permesso a costruire per presunte irregolarità nell’iter autorizzativo avvenuto prima dell’acquisto di Leroy Merlin e per questo procede al sequestro dell’immobile.
Leroy Merlin è parte lesa in questa vicenda ed è estranea ai fatti. Non demorde e per risolvere il problema provvede ad inviare al commissario prefettizio del comune marcianisano l’istanza per la riedizione del permesso di costruire, ma non ottiene risposta.
A questo punto il gruppo decide di fare ricorso al Tar ma intanto sono passati già 3 anni. Il Tar della Campania accoglie il ricorso, riconoscendo il diritto di Leroy Merlin al rilascio di licenza urbanistica e commerciale per l’apertura di uno store. Ma il Comune nonostante la pronuncia dei giudici continua a non rilasciare la licenza, così arriva un secondo ricorso per chiedere l’ottemperanza della sentenza e la nomina di un commissario ad acta. Il Tar della Campania accoglie anche questo nuovo ricorso e ordina al Comune di dare esecuzione alla sentenza o provvedere alla nomina di un commissario entro 30 giorni.
Il commissario prefettizio viene nominato ma comunica al Tar l’impossibilità di ottemperare alla sentenza in quanto ritiene di non avere le necessarie competenze. Allora il Tar individua un docente del dipartimento di ingegneria dell’Università di Napoli per rilasciare l’autorizzazione, ma anche questi si rifiuta perché ritiene di non avere le competenze. Sono passati quasi 6 anni e la battaglia va avanti con Leroy Merlin che sta valutando di chiedere i danni al Comune.
Richiesta quantificata in 100 milioni di euro calcolati sulla base di una valutazione prospettica della redditività dell’immobile nei 5 anni trascorsi dall’inizio della vicenda.
Si tratta di un vero peccato perché, come detto anche dall’azienda, le previsioni erano di assumere 140 persone, 200 con l’indotto. Ma purtroppo tutto resta fermo.