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Nominato nuovo soprintendente dopo lo scandalo Pagano

Caserta E’ Gennaro Leva, architetto di 65 anni, il nuovo soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento: a nominarlo il Ministero della Cultura. Leva sostituisce l’ex sovrintendente Mario Pagano, coinvolto in un’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere relativa ad un traffico di reperti archeologici, che lo aveva portato nel novembre scorso agli arresti domiciliari, poi revocati due giorni fa dal tribunale del Riesame di Napoli e sostituiti dall’obbligo di dimora.

Il nuovo sovrintendente Leva promette attenzione verso i territori con l’obiettivo di puntare sulla valorizzazione delle identità locali, ricche di storia ed interesse archeologico, architettonico e paesaggistico.

“Lavoreremo – spiega Leva – affinché non vadano perduti i i finanziamenti ottenuti, ponendo in essere le azioni del PNRR per la protezione del patrimonio culturale, la sua conservazione e la pubblica fruizione”. Gennaro Leva è nato a Napoli nel 1957 e si è laureato in Architettura all’Università “Federico II” di Napoli con tesi sul “Recupero dell’insula di San Gregorio Armeno a Napoli”. E’ entrato in servizio nel 1993 alla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Verona, Vicenza e Rovigo.

Dal 2000 è funzionario nella Soprintendenza Archeologia Belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento, dove si è occupato di restauri di ambienti e locali di importanti monumenti, come la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, l’appartamento storico ala 700 della Reggia di Caserta, le Reali Cavallerizze, la Chiesa Gonfalone in Capua, il Museo archeologico dell’antica Calatia a Maddaloni, il Duomo di Casertavecchia, la Basilica di Sant’Angelo in Formis, il Palazzo Ducale di Mondragone, ed è intervenuto nel consolidamento strutturale del complesso di San Giacomo Maggiore a Bologna e nel coordinamento della sicurezza in fase di progettazione per il “Real sito di Carditello”, nell’allestimento museale “Palazzina San Gennaro” e nel consolidamento dei porticati della Reggia di Capodimonte.