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Cospito, l’incontro col ras dei Casalesi: “Pezzetto dopo pezzetto arriveremo al risultato”

CASAL DI PRINCIPE. “Cospito è un terrorista e lo rivendicava con orgoglio dal carcere. Dai documenti che si trovano al Ministero della Giustizia, Francesco Di Maio del clan dei Casalesi diceva, incontrando Cospito: ‘Pezzetto dopo pezzetto si arriverà al risultato’, che sarebbe l’abolizione del 41 bis. Cospito rispondeva: ‘Dev’essere una lotta contro il 41 bis’. Ma lo stesso giorno, il 12 gennaio 2023, mentre parlava con i mafiosi, Cospito incontrava anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando. Io voglio sapere se la sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi”. Così in Aula il deputato di Fratelli D’Italia Giovanni Donzelli. 

Immediata la replica del vicesegretario Pd (e deputato) Peppe Provenzano che ha accusato Donzelli di “sporcare un momento di grande unità che il Parlamento ha il dovere di costruire sui temi di lotta alla mafia”. “Ci sono molte ragioni per le quali potremmo invitare Donzelli a vergognarsi e non le ripeterò tutte in quest’aula, ne dirò solo due. La prima è che il suo intervento non c’entra nulla con l’articolo uno della proposta di legge che stiamo esaminando. La seconda è che sta sporcandola profonda unita’ che stiamo cercando di costruire sui temi della lotta alla mafia. Unità”, puntualizza.

Parla anche il deputato M5s ed ex magistrato antimafia Federico Cafiero de Raho, per cui “la posizione di Cospito è stata giudicata, e sulla qualità viene considerato il suo rilievo da un punto di vista di una organizzazione con finalità terroristiche e in valutazione, davanti alla Corte di cassazione. Sotto questo profilo – ha spiegato – ritengo che l’aula non debba e possa interferire”. Secondo De Raho “l’aula deve intervenire laddove si possa pensare che con atti di violenza che provengono da una folla anonima si possa deflettere dal meccanismo della disciplina speciale di detenzione di cui all’art. 41 bis. Si tratta di un meccanismo applicato secondo la procedura, su proposta dei magistrati che si occupano di quella posizione e conoscono perfettamente i collegamenti. Riteniamo – ha concluso – che lo Stato non debba mai piegarsi agli atti di violenza”.

“Donzelli ha fatto una critica assai aspra all’opposizione accusando quattro parlamentari di una certa condotta. Il minimo è che ci sia una replica nei suoi confronti…”, ha spiegato il vicepresidente Giorgio Mulè, invitando a “rileggere il resoconto”.