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Panettiere con pistola in cella dopo lite con la moglie, svolta dopo l’arresto

SANTA MARIA CAPUA VETERE. E’ arrivata l’immediata svolta nelle indagini sulla lite coniugale avvenuta in negozio e il successivo arresto del panettiere.

Il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato il fermo ma disposto la scarcerazione immediata per il fornaio Giuseppe Di Benedetto, titolare di un panificio in città. Il pm aveva chiesto la conferma della misura cautelare del carcere per detenzione di armi clandestine e detenzione abusiva di armi e munizioni, ma il gip – accogliendo la tesi difensiva perorata dai legali Mirko Del Giudice e Daniele Delle Femmine, ha disposto la revoca della misura e la libertà. Di Benedetto dovrà sottostare solo al divieto di avvicinamento alla moglie, proprio a causa della lite.

I militari dell’Arma, intervennero l’altro giorno presso il suo esercizio commerciale, dove era stato segnalato un litigio con la moglie. I carabinieri del nucleo operativo radiomobile, dopo aver sedato gli animi hanno proceduto a perquisizione domiciliare a seguito della quale hanno rinvenuto e sequestrato una pistola marca titan con matricola abrasa, occultata in una valigia all’interno di un armadio, ubicato in un vano scala al piano interrato; 14 cartucce per pistola calibro 7,65 , occultate in un paio di stivali all’interno di un armadio metallico, ubicato nel locale spogliatoio.

Nella circostanza, a seguito di denuncia sporta dalla moglie, l’uomo venne anche deferito in stato di libertà per maltrattamenti contro familiari e minaccia aggravata. L’arresto e la detenzione in cella durata 24 ore scattarono però per il possesso dell’arma.