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Aperta dopo tragedia ditta dove è morto Antonio, tensione con operai: pronta interrogazione al Ministro

MARCIANISE. “Presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro del Lavoro, Marina Calderone, affinché venga fatta piena luce sulla tragica morte di Antonio Golino, il 22enne travolto e ucciso il 12 gennaio scorso da alcuni bancali nell’azienda a Pascarola, area industriale del comune di Caivano. Bisogna verificare immediatamente se al momento dell’incidente tutti i dispositivi di protezione fossero attivati e se non ci siano stati errori umani. Nelle ultime ore stanno emergendo dettagli a dir poco inquietanti circa le condizioni di lavoro a cui sono sottoposti i dipendenti dell’azienda in cui Antonio lavorava. Da diverse fonti è emerso che in quell’azienda, dove i dipendenti sono circa 200, non esiste rappresentanza sindacale.”

“Di conseguenza i turni di lavoro sarebbero eccedenti rispetto a quanto previsto nei contratti. Chiedo perciò che si verifichi la congruità tra le buste paga e le ore di servizio prestate. Risulterebbe, inoltre, che dopo la morte del ragazzo l’azienda abbia continuato nella sua attività, chiudendo solo l’area interessata dall’incidente, nonostante le proteste di alcuni lavoratori che si sono rifiutati di tornare sul posto di lavoro. Si faccia chiarezza, infine, anche sulle questioni legali con vecchi dipendenti che hanno fatto causa e che risulterebbero ancora in essere. Non possiamo più tollerare morti innocenti sui luoghi di lavoro”.

Queste le parole del deputato di Alleanza Verdi – Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare sulla vicenda di Antonio Golino, il 22enne del rione Puzzaniello a Marcianise, morto schiacciato da decine di grossi bancali nella  “M & C”, importante azienda che affetta e confeziona prosciutti per tutti i supermercati italiani.

Golino, hanno stabilito i carabinieri della Compagnia di Caivano, non era dipendente della “M & C”, ma di una ditta che si occupa di imballaggio, trasporto e spedizione, su cui sono in corso verifiche per accertare se la proprietà fosse la stessa dell’azienda di insaccati.

L’emergenza morti bianche

“La tragedia di Caivano è l’ennesimo caso di morte bianca sul lavoro. Purtroppo in Campania queste tragedie sono in aumento, come sono in aumento i casi di sfruttamento sul lavoro, con paghe non in linea con i contratti collettivi, orari che superano i limiti stabiliti e condizioni di sicurezza precarie. E’ necessario che l’ispettorato del lavoro faccia la propria parte con operazioni di controllo sempre più stringenti che consentano di appurare le responsabilità e migliorare la qualità del lavoro, un beneficio per imprenditori e dipendenti. Come Europa Verde saremo sempre in prima linea al fianco dei cittadini, delle famiglie e dei lavoratori, a difesa della legalità e pronti a denunciare ogni tipo di sopruso e ingiusta prevaricazione”. Ha concluso Agostino Galiero, co portavoce per la provincia di Napoli di Europa Verde.