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Tavolo degli anti-De Filippo in alto mare, qualcuno si sfila e Petrone non trova sponde

Maddaloni. Stenta a partire il tavolo per costruire l’alternativa alla ‘scontata’ ammucchiata del sindaco Andrea De Filippo in vista delle prossime comunali che si dovrebbero tenere orientativamente tra maggio e giugno. Il confronto tra le diverse anime dell’opposizione, seppur vivo, non ha ancora partorito nulla di concreto.

E’ di queste ore il tentativo di un accordo tra la lista civica del presidente della Maddalonese Maurizio Verdicchio, Maddaloni è di Giacomo Lombardi e Claudio Petrone, Sinistra Italiana, rappresentata da Alessandro Sforza e Riccardo Stravino, e Scegliamo Maddaloni di Mirco Trovato. Il nodo è il contenuto del documento da sottoscrivere per sancire l’alleanza in cui emergeranno gli indirizzi e il posizionamento politico della coalizione alle elezioni e anche nuove possibili alleanze.

Il primo a sfilarsi

Mirco Trovato, dopo una serie di incontri andati a buon fine, sembra abbia preso definitivamente le distanze dal tavolo per non aver condiviso il giudizio espresso nel documento nei confronti dell’attuale amministrazione De Filippo da lui ritenuto troppo duro. Evidentemente la civica Scegliamo Maddaloni non intendeva chiudere definitivamente il rapporto con il sindaco in carica, anche in virtù del sostegno dato alle precedenti elezioni, dove pur facendo parte della coalizione vincente, non riuscì ad eleggere un proprio rappresentante.

Petrone il timido e i suoi sponsor

A rallentare l’accordo, inoltre, le trattative sottobanco messe in campo da personaggi di secondo piano per spingere questo gruppo di liste a sostenere la candidatura, ancora non ufficiale, di Claudio Petrone che sembra vantare sponsor importanti come l’onorevole Stefano Graziano e il già senatore Gaetano Pascarella. Nessuna barricata contro di lui ma a frenare nuove possibili adesioni è soprattutto il metodo con cui si stanno evolvendo le trattative e l’assenza di sue dichiarazioni ufficiali in merito alla volontà e alla disponibilità di scendere in campo, condizione imprescindibile per essere oggetto di valutazione per gli eventuali alleati, anche se la civica del presidente Verdicchio e Sinistra Italiana sembra che abbiano già scartato questa possibilità.

Dal punto di vista della competizione bisogna comunque augurarsi di non ritrovarsi con lo scenario di 5 anni, quando De Filippo aveva vinto già dopo la consegna delle liste.