Nazionale. Risuonano forti le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ha dichiarato: «La violenza contro le donne è una aperta violazione dei diritti umani».
Aggiungendo poi che: «Porre fine alla violenza contro le donne, riconoscerne la capacità di autodeterminazione sono questioni che interpellano la libertà di tutti.
La violenza di genere, nelle sue infinite declinazioni, dalla violenza fisica, psicologica, economica, fino alla odierna violenza digitale, mina la dignità, l’integrità mentale e fisica e, troppo spesso, la vita di un numero inestimabile di donne, molte delle quali sovente, non si risolvono a sporgere denuncia.
Denunciare una violenza è un atto che richiede coraggio. Abbiamo il dovere di sostenere le donne che hanno la forza di farlo, assicurando le necessarie risposte in tema di sicurezza, protezione e recupero».
Alle parole del Capo dello Stato si sono poi aggiunte anche quelle dalla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni che ha sottolineato l’impegno del Governo contro la piaga del femminicidio: «Come Governo, abbiamo molto lavoro da fare e intendiamo portarlo avanti a 360 gradi, incentrando il nostro impegno su tre pilastri d’azione: prevenzione, protezione e certezza della pena».
Meloni ha poi ribadito che: «Questo Governo è in prima linea per combattere la violenza sulle donne e la terribile piaga del femminicidio. Lo dobbiamo alle tante vittime, spesso senza giustizia, e a chi ancora oggi è costretta a subire queste barbarie».
Proprio quest’oggi, tra l’altro, il Senato ha approvato all’unanimità l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere.
Per Papa Francesco, invece, «Esercitare violenza contro una donna o sfruttarla non è un semplice reato, è un crimine che distrugge l’armonia, la poesia e la bellezza che Dio ha voluto dare al mondo».
La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999 per ricordare che la violenza di genere è una violazione dei diritti umani.
Una data, quella del 25 novembre, per fare luce sulla strage delle donne, sensibilizzare l’opinione pubblica e riflettere sulla necessità di azioni volte a combattere questo grave problema sociale.
Molte, quest’oggi, le panchine rosse installate e inaugurate nei vari comuni d’Italia, ormai da tempo simbolo del rifiuto alla violenza sulle donne intesa non solo come violenza fisica ma anche come disuguaglianza, disparità di trattamento sociale ed economico.
Tante anche le manifestazioni, gli incontri e le conferenze sul tema, i palazzi comunali e monumenti illuminati di rosso e installazioni di scarpe rosse nelle piazze e luoghi pubblici in memoria delle vittime di femminicidio.
Dopo più di venti anni dall’istituzione di questa giornata, il cammino a una vita libera da ogni violenza sembra essere ancora lungo ma non impercorribile.