MACERATA CAMPANIA. Il triduo inizia l’8 novembre; l’11, il giorno più atteso. La comunità di Macerata Campania si appresta a vivere la Festa di San Martino, patrono della città. Venerdì, alle 7:00, sveglia al suono delle campane. Poi, l’adorazione eucaristica, l’ufficio delle letture Lodi mattutine e l’Ora media.
Nel pomeriggio, alle 17:30, dopo il rosario, sarà celebrata la messa con la distribuzione dei torroncini, come da tradizione. Subito dopo, alle 19:30, la processione. Dalla chiesa si percorreranno via Umberto I, via Elena, via Santo Stefano e via Gobetti, per poi far ritorno all’abbazia. A officiare tutte le celebrazioni religiose l’abate curato, don Rosario Ventriglia.
Oltre al programma religioso sono previsti anche eventi laici. Infatti, in piazza San Martino, l’11 novembre, dalle 20:30, si esibirà il gruppo “The Crazy Old Boys”, che porterà sul palco le canzoni più belle degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, il tutto circondato dal mercatino dei ragazzi e dagli stand enogastronomici, con panini, vino, soffritto, castagne e tanto altro: “Il 4 luglio del 371 – ricorda don Rosario – Martino venne eletto vescovo di Tours, per volontà popolare e nonostante l’opposizione di altri vescovi; essi non gradivano un collega dal portamento così dimesso e incolto. In realtà non era l’apparenza esterna di Martino, ma il suo stile di vita che dava loro un po’ di fastidio, perché costituiva un tacito rimprovero alla loro condotta. Fu acclamato vescovo dal popolo all’età di 54 anni. Con una salute di ferro, si pose subito al lavoro: sarà un vescovo missionario. Egli inaugurò tra i vescovi la prassi, rimasta viva ancora oggi, delle visite pastorali. Venne chiamato “apostolo delle campagne”. Una cosa Martino non accettava: l’ingiustizia, l’oppressione, soprattutto quella esercitata per motivi politici, anche se rivestita di apparente religiosità. Riteneva suo dovere di vescovo difendere i più deboli”.
Morì l’8 novembre 397, dopo 26 anni di episcopato, a 81 anni. La liturgia lo commemora l’11 novembre, giorno dei suoi funerali a Tours, dove fu sepolto in una tomba modesta. Così, la festa principale è quella dell’11 novembre, celebrata da secoli.
“San Martino – precisa don Rosario –, primo cristiano non martire a ricevere gli onori degli altari nella Chiesa d’Occidente, è stato un vescovo che ha rivoluzionato la Chiesa indicando la carità come via di santificazione comune a tutti i battezzati”.