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Spaccio a luci rosse per 14, clamoroso verdetto: pagano solo in 5. I NOMI

CASTEL VOLTURNO/MARCIANISE/ORTA DI ATELLA/TEVEROLA/CAPODRISE. Si è concluso con un verdetto a sorpresa il processo di primo grado al tribunale di Napoli Nord per 14 indagati, accusati di spaccio e favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione tra Marcianise e l’agro aversano. Gli assolti sono ben 9 a fronte di 5 condanne.

Il verdetto

Il tribunale ha condannato a 3 anni e mezzo Antonio Sciarra, a 1 anno e 8 mesi Luigi Riccio, a 1 anno e 3 mesi Salvatore Coppeta, a 1 anno e 4 mesi Domenico Lami, a 8 mesi Rosario Savanelli. Sono tutti residenti tra Castel Volturno e Afragola.

Mandati assolti per non aver commesso il fatto Antonio Auletta, Umberto Lampitelli, Biagio Orefice, Amelia Trabalzo, Nunzio Caldore, Roberto Raffaele, Antonio Silvestri, Vincenzo Puzone e Antonio Pezzella. Sono di Castel Volturno, Capodrise, Marcianise, Orta di Atella, Frattamaggiore, Grumo Nevano e Sant’Arpino. Tra i difensori degli assolti gli avvocati Nicola Musone e Giuseppe Foglia.

L’inchiesta

Le indagini hanno consentito di accertare una pluralità di condotte di cessione a terzi di sostanze stupefacenti, anche nella zona del “Parco Verde” di Caivano poste in essere attraverso contatti telefonici che consentivano agli acquirenti di richiedere direttamente e rapidamente quanto desiderato. Successivamente, colui che volta per volta riceveva le richieste, si premurava di affidare la sostanza da recapitare a soggetti incensurati o comunque di giovane età (in alcuni casi anche minorenni) affinché provvedessero alla materiale consegna dello stupefacente.

Le consegne avvenivano in punti concordati e i soggetti adibiti al trasporto prestavano attenzione ad avere con sé solo piccoli quantitativi di sostanza stupefacente in modo tale da esporsi nel minor modo possibile laddove sottoposti a controlli da parte delle forze dell’ordine.