RIARDO. Alle ore 05.30 odierne, in Riardo. i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Capua, unitamente ai militari della Stazione di Pietramelara, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato per omicidio colposo, di un ventitreenne moldavo il quale alle ore 22.30 circa di ieri, per cause corso accertamento, si è reso responsabile, attraverso l’esplosione di un colpo d’arma da fuoco, dell’omicidio di una ventottenne residente a Teano.
Da una prima ricostruzione dei fatti è emerso che mentre i due si trovavano nella camera da letto dell’abitazione familiare della ragazza, l’uomo, dopo aver imbracciato un fucile semiautomatico, lasciato incustodito sul letto, avrebbe puntato l’arma contro la ragazza colpendola mortalmente con un colpo esploso accidentalmente.
Gli immediati soccorsi allertati attraverso il numero di pronto intervento “112” sono stati attivati dallo stesso autore dell’omicidio.
Il personale del 118 giunto sul posto unitamente ai militari dell’Arma ha constatato la morte della donna.
Sul luogo, oltre all’arma del delitto, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro due fucili con canne sovrapposte.
L’arrestato è stato posto a disposizione della competente autorità giudiziaria, intervenuta sul posto.
IL PRIMO LANCIO
RIARDO. E’ un’ipotesi agghiacciante quella che emerge dalla tragedia avvenuta nell’alto Casertano. Una ragazza di 24 anni, Francesca Compagnone, è stata uccisa da un colpo partito per sbaglio da un fucile. Resta ancora da chiarire l’esatta dinamica dei fatti sui quali sono in corso accertamenti da parte delle forze dell’ordine.
Nessuno ha voluto credere all’ipotesi del gesto estremo e infatti col passare delle ore è emersa l’assurda verità. Il colpo sarebbe partito dall’arma detenuta da vicino di casa che stava smanettando il fucile per gioco. Secondo quanto riferito da Paese News ci sarebbe anche un fermato.
Si tratta di un ragazzo originario della Moldavia e residente a Riardo. Sulla salma di Francesca sarà effettuato l’esame autoptico, mentre il giovane, dopo una notte in caserma, potrebbe essere interrogato in tribunale già nelle prossime ore.
