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Ristoranti e scommesse: ecco dove sono finiti i soldi del clan Belforte

MARCIANISE. Ristorazione e gioco d’azzardo. Locali alla moda e sale scommesse. Piatti gustosi e macchinette mangiasoldi. E’ in questi canali che il clan Belforte avrebbe investito parte degli introiti affidati a imprenditori o colletti bianchi. Vediamo come l’ultimo dossier della Direzione Investigativa Antimafia fotografa questo scenario.

I pentiti: “Così riscuotono pizzo senza sospetti”

Nel febbraio scorso la DIA, la Polizia di Stato e la Guardia di finanza hanno eseguito un decreto185 di sequestro beni e di sottoposizione all’amministrazione giudiziaria di aziende emesso dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere su proposta del Direttore della DIA e del Questore di Caserta con la collaborazione della Guardia di finanza a carico nei confronti di due fratelli imprenditori operanti nei settori del cemento e della ristorazione nel casertano. La contiguità dei destinatari della misura ablativa all’organizzazione camorristica denominata clan Belforte era emersa nell’ambito di una inchiesta giudiziaria definita processualmente per uno dei due con sentenza di condanna divenuta irrevocabile nel 2018. In particolare anche grazie alle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia l’indagine aveva documentato una strutturata modalità di riscossione del “pizzo” mediante sovrafatturazione degli importi dovuti alle società riconducibili agli indagati.

Il provvedimento ha riguardato beni per un valore complessivo di circa 30 milioni di euro comprendenti società e immobili ubicati nelle province di Caserta, Benevento, Salerno, L’Aquila e Parma, nonché numerosi rapporti finanziari e beni mobili registrati.

Sale scommesse e bingo per riciclare

Nella provincia di Frosinone invece si confermerebbe la presenza “storica” dei clan VENOSA e MALLARDO nonché per la vicinanza all’area del casertano si registrerebbe l’influenza del clan BELFORTE di Marcianise soprattutto nella zona di Cassino. Inoltre personaggi legati ai CASALESI e ai clan napoletani LICCIARDI, DI LAURO, MAZZARELLA e MISSO troverebbero in questi territori ampie possibilità di riciclaggio che verrebbe realizzato anche attraverso la gestione dei locali di gioco e scommessa rivolgendo particolare interesse ai videopoker, alle slot machine, alle sale bingo e alle scommesse sportive.