San Felice a Cancello. Quello che è accaduto ieri in prima serata in via Cantariello nella frazione San Marco Trotti è di una gravità inaudita, per poco non c’è scappato il morto.
Una rissa violentissima con spranghe e oggetti contundenti tra almeno 5 albanesi e due fratelli del posto, con un quartiere terrorizzato, urla e sangue. V.C., il sanfeliciano che era stato inseguito e circondato dagli albanesi è vivo probabilmente solo perché è un energumeno e forse abituato a stare in strada. Grondava sangue dal volto, tanto che dai carabinieri è dovuto andarci con l’asciugamani. Un altro al suo posto sarebbe rimasto a terra. Tutto per una questione di gelosia.
Ancora una volta quanto è accaduto conferma pedissequamente quello che scriviamo da anni: territorio alla deriva, in balia dei signori della droga, di diversi pregiudicati nullafacenti e di stranieri sempre ubriachi, scalmanati e pericolosi.
Problema culturale
Una città completamente allo sbando con un problema culturale congenito e che nessuno è riuscito mai ad affrontare.
Le istituzioni locali, e soprattutto la scuola, perché i delinquenti e i bulli di oggi erano studenti qualche anno fa, hanno fallito.
Un disastro su tutta la linea, e poi si continua a riproporre in modo dirompente il problema della regolamentazione degli extracomunitari sul territorio: sono troppi, trovano facilmente alloggio in modo illegale (colpa dei proprietari delle case) e molti si comportano malissimo.
I signorotti incassano migliaia di euro ammassando stranieri negli stabili
Non ci vorrebbe solo un’amministrazione comunale competente, composta da gente che ha tempo libero ma anche una task force speciale per cercare di ripristinare la legalità, andando casa per casa e cacciando gli abusivi. Basta farsi un giro a Cancello Scalo, dove i ‘signorotti’ delle famiglie ‘baronali’ intascano migliaia di euro al mese dando in fitto stanze a queste persone, tutte ammassate negli stabili.
Nessuno in questi anni ha fatto nulla, eppure, basta leggere quanto stiamo scrivendo da oltre un lustro, i problemi sono sempre gli stessi.
Anzi si sta peggio, ci sono più cani sciolti (domandatelo ai bar che chiudono alle 20), più fazioni che si occupano dello smercio della droga, per questo ci aspettiamo che nei programmi di chi si candiderà ad amministrare questo territorio, al primo posto ci sia la lotta all’illegalità e alla regolamentazione degli stranieri. Gli unici a denunciare il marcio, la delinquenza e l’illegalità siamo stati noi, tanti hanno taciuto, alcuni per incompetenza, per fifa e limiti culturali, altri hanno preferito mettere la polvere sotto il comodo e dorato cuscino. LEGGI QUI LA CRONACA DEL FATTO DI SANGUE DI IERI