Caserta. Maria Tinto, psicologa e scrittrice di Sant’Arpino, torna in libreria con «Il sole a strisce. Storie di emozioni dietro le sbarre», edito da Santelli editore. «Parlare di sofferenza non è mai semplice – spiega l’autrice – ma, in questo caso, è stata questa la spinta motivazionale, vissuta personalmente, nell’indurmi a riportare la matrice esistenziale che si cela dietro la storia di ognuno dei detenuti protagonisti. “Il sole a strisce” è un libro che ha l’intento di portare “fuori” dalle mura di una casa circondariale quei vissuti che stanno alla radice di tante storie, sfatando pregiudizi e stereotipi legati a detenuti e tossicodipendenti. Essi, con l’aiuto di una psicologa, cercheranno di venirne fuori. La psicologa, attraverso ascolto e “strategie” di comunicazione appropriate, cercherà di aiutare queste persone ad approcciarsi in modo sano alla vita che li attende “fuori” da quelle porte reboanti “simili a lamiere battute dal vento” ».
Maria Tinto è Psicologa Clinica e Psicoterapeuta a indirizzo Breve Strategico Giorgio Nardone model’s. Laureata con lode, è iscritta all’albo degli Psicologi del Lazio. Specializzata nei disturbi della Sessualità presso l’Università di Pisa ed esperta in Psicologia del trauma, si occupa di ricerca nell’ambito delle dinamiche disfunzionali, sia della famiglia che della coppia. Nel corso degli anni ha organizzato eventi e convegni sul contrasto alla violenza di genere e alla violenza assistita da parte dei minori. Appassionata di scrittura e di poesia. Pubblica due libri di poesie, nel 1989 “Come un volo di gabbiani”, nel 2006 “Emozioni intumescenti”. Poeta e saggista, nel 2017 vince il Premio letterario Autori Italiani con il saggio “I bambini non nascono cattivi”, opera sull’infanzia e le difficoltà dei genitori con i figli minori. Nel 2020 scrive il manuale “Coronavirus: strategie per fronteggiare le insidie psicologiche” Edizione Ale.Mar e pubblica l’opera “Il genitore strategico – Vincere le sfide con i figli senza combattere” CSA Editrice – 2020, saggio sull’adolescenza e le problematiche evolutive riferite al periodo della vita adolescenziale. Nel 2021 dà alle stampe il suo primo romanzo Vulìa.
Ora è il momento de «Il sole a strisce. Storie di emozioni dietro le sbarre», un libro che ha tantissimi spunti di riflessione, con un punto di osservazione ampio rispetto alla famiglia e alle difficoltà relazionali. Sottolinea l’importanza dei rapporti affettivi dei bambini e degli adolescenti all’interno della realtà familiare e le conseguenze distruttive che si verificano quando manca la relazione di accoglienza e affettuosità genitoriale.
In sintesi: una psicologa, chiamata a svolgere la sua attività in una casa circondariale, si ritrova a confrontarsi con i suoi “pazienti” scoprendone le fragilità. Emergerà un nuovo tipo di “dipendenza”, fino a quel momento non considerato e peraltro paradossale, come quello del “carcere”. Le storie narrate esprimono per lo più un vissuto doloroso d’infanzia e adolescenza infelice, sconvolto dalla presenza di genitori violenti, ma anche assenti e noncuranti dei figli, e da un ambiente sociale respingente, di cui i protagonisti ne avvertono ancora la minaccia. Riuscirà la nostra psicologa a innescare il tanto agognato cambiamento? E soprattutto, riusciranno loro stessi a mettere la parola fine a tutto quello che finora non ha funzionato e ricominciare una nuova vita, per godersi finalmente un sole non più a strisce? Lo scopriremo solo leggendo questo interessante lavoro che occorre necessariamente acquistare e custodire gelosamente nella libreria di casa.