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Pontecagnano, M5S: Cauto ottimismo sul concorso di progettazione per le sorgenti del Formola

Pontecagnano. Con una votazione del Consiglio Comunale del 27 aprile scorso l’assise cittadina ha scelto di cedere il diritto di superficie di un’area di proprietà dell’Ente al Ministero.

Questa scelta è secondo noi sbagliata per due ragioni:

1) il Ministero avrebbe la capacità di acquisire un’area senza intaccare il già risicato patrimonio comunale – per stessa dichiarazione del Sindaco in seno all’assise;

2) l’area in questione è un’area sorgiva di grande valore ambientale

Come gruppo abbiamo da subito cercato di accendere i riflettori su quanto questa scelta potesse essere incomprensibile, interessando tutti gli enti preposti anche invitando la Soprintendenza a valutare l’intervento.

Il governo cittadino con le ultime delibere di giunta, la 144 e la 159 accoglie le nostre rimostranze e candida l’area delle sorgenti ad un concorso di progettazione per la valorizzazione della risorsa naturalistica.

Con cautela rileviamo quindi degli atti formali che vanno nella direzione sperata ma che non lasciano trasparire una chiara volontà di rinunciare all’edificazione di un’area dall’alto valore ambientale e sociale. La nostra idea per quella zona della città resta di farne un polmone verde attrezzato e vivibile da riconsegnare alla comunità di Sant’Antonio.

Attendiamo di leggere bene le indicazioni che l’Amministrazione ha elaborato e che verranno messe alla base del concorso di progettazione, tale Documento di fattibilità delle alternative progettuali infatti non era presente sull’Albo pretorio.

Anche il nostro portavoce al Consiglio Regionale – Michele Cammarano precisa quanto segue: Nel 2020 sollecitato dai nostri attivisti e dai volontari dell’associazione Italia Nostra ho depositato 2 interrogazioni alla giunta regionale. Avevano espresso forti perplessità e avevano chiesto al Comune di Pontecagnano Faiano di identificare altre aree dove realizzare la caserma. Ricordiamo che il Consorzio è il gestore delle acque che sorgono proprio in quest’area e che vengono utilizzate per l’irrigazione dei terreni agricoli del Comune e pertanto l’area presenta un interesse naturalistico ed economico che non consente di utilizzarla per costruire degli edifici. Per noi è paradossale prevedere una colata di cemento in un perimetro che si intendeva tutelare e rilanciare dal punto di vista ambientale, ma anche di vivibilità per l’intera comunità. Alla luce delle delibere della Giunta comunale ci auguriamo che questo rischio di questa nuova costruzione sia superato e che si valorizzi realmente l’intera area.