Aggiornamento. Figurano anche il sindaco di Casal di Principe Renato Natale e tutta la sua giunta nell’elenco dei 44 indagati coinvolti nell’inchiesta sulla truffa degli Lsu del Comune di Casal di Principe pagati per lavori mai svolti. L’accusa è di abuso d’ufficio.
Gli indagati sono: Giuseppe Capoluogo di 61 anni; Michele Caterino di 62 anni; Valerio Caterino di 54 anni; Vincenzo Caterino di 61 anni; Luigi Corvino di 61 anni; Pasquale Corvino di 63 anni; Michele Diana di 63 anni; Giuseppe Di Girolamo, 58 anni; Giuseppe Di Filippo, 61 anni; Luigi Ferraiuolo, 69 anni; Nicola Gagliardi, 70 anni; Giuseppe Iaiunese, 58 anni; Vincenzo Iaiunese 55 anni; Romolo Iaiunese 67 anni; Pasquale Iorio 69 anni; Pasquale Massaro 60 anni; Federico Monopolio 59 anni; Mario Paone 67 anni; Leonetti Petrillo 56 anni; Agostino Puocci 65 anni; Biagio Russo 59 anni; Salvatore Schiavone 63 anni; Nicola Vassallo 59 anni; Salvatore Vitale 64 anni; Luigi Arrichiello 63 anni; Carlo Aversano 54 anni; Giuseppe Fontana 63 anni; Elia Pietro Paolo Pignata 66 anni; Mario Quadrano Iavarazzo 53 anni; Francesco Cosimo 68 anni; Vincenzo Pagliuca 58 anni; Giovanni Sarracino 59 anni; Gaetano Simeone 68 anni; Pasquale Martino 65 anni (non destinatario del provvedimento di sequestro firmato dal gip).
Indagati anche i dirigenti Enrico Pignata 56 anni responsabile settore personale e finanziario; Vincenzo Cenname, ex sindaco di Camigliano, 50 anni responsabile del settore ambiente; Giovanni Palmiro Cosentino, 48 anni responsabile del settore affari generali; Francesca Nugnes 40 anni segretaria comunale.
Casal di Principe. Nelle prime ore del mattino, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Casal di Principe (CE) hanno effettuato 33 perquisizioni domiciliari, nei confronti di altrettanti dipendenti dei Comune di Casal di Principe, per dare esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli Nord, per una somma complessiva di circa 168.000 euro.
L’attività investigativa diretta dalla Procura di Napoli Nord ha interessato la gestione dei Lavoratori Socialmente Utili (LSU) da parte di alcuni appartenenti all’Amministrazione Comunale, di cui si ipotizza una responsabilità nell’anomala programmazione e registrazione del servizio e nelle illecite retribuzioni corrisposte a costoro.
Nel corso dell’indagine, si e appurato che l’Amministrazione ha erogato in modo illegittimo somme di denaro per ore di lavoro mai prestate, che venivano comunicate dagli stessi lavoratori ai loro referenti senza un effettivo controllo sia della presenza che delle prestazioni rese. Gli operai venivano altresì impiegati senza la prevista pianificazione delle attività. Tra i lavoratori indagati, vi sono un soggetto che, pur producendo certificazione medica di malattia, svolgeva attività lavorativa in un bar di Casal di Principe e un altro che, pur se collocato in pensione, continuava a prestare servizio negli Uffici Comunali, percependone il relativo compenso. Si contestano, a vario titolo, i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, false attestazioni per dipendenti delle amministrazioni pubbliche e l’abuso d’ufficio.