MADDALONI/ACERRA. Guadagnavano fino a 2mila euro al giorno dallo spaccio. E’ quanto emerge dall’inchiesta sulla vendita di stupefacenti tra Maddaloni e Acerra che ha portato all’arresto di due persone. Dall’attività investigativa portata avanti dai carabinieri della Compagnia di Maddaloni, è emerso che tra crack e coca venivano vendute oltre cento dosi al giorno, peraltro in un periodo difficile anche per la mobilità.
L’inchiesta abbraccia infatti l’arco temporale che va dal novembre 2020 al maggio 2021, mesi caratterizzati da diverse restrizioni alla mobilità a causa della pandemia. Non a caso il business sarebbe andato avanti anche durante la positività del presunto capo, Altobelli, che si sarebbe fatto sostituire dal suo braccio destro.
Acerra era la linea di rifornimento ma le basi operative erano tutte calatine, individuate tra via Starzalonga e la zona del centro storico, a ridosso di via Ponte Carolino.
Gli indagati
In carcere sono finiti Luca Altobelli, 35 anni, di Acerra e Antonio Paragella, 57 anni, di Acerra. A piede libero Fabio Barba, 38 anni, di Acerra; Luigi Iovino, 35 anni, di Maddaloni; Patrizio Pascale, 43 anni, di Maddaloni; Margherita Cioffi, 53 anni, di Maddaloni. Per loro il gip ha rigettato la misura proposta invece dal pm.