CASAL DI PRINCIPE. Un’ordinanza rivolta ai proprietari dei terreni affinchè vengano tagliate le erbacce che poi prendono fuoco insieme ai rifiuti, ma anche l’iscrizione dei fondi dove è bruciata l’immondizia nel registro dei roghi con l’impossibilità di edificare fin quando il terreno non tornerà salubre. Sono le due misure annunciate dal sindaco di Casal di Principe Renato Natale nel corso della conferenza stampa convocata oggi in via Elba, dove ieri c’è stato un nuovo incendio di sterpaglie e rifiuti, a pochi passi da un’abitazione che è stata evacuata a causa del fumo nero e acre che ha anche intossicato un residente.
“Più di questo, come amministrazione comunale, non possiamo fare, avendo in organico appena cinque vigili urbani, e senza risorse economiche” dice Natale, affiancato dai sindaci di Lusciano Nicola Esposito e Caivano Enzo Falco, oltre che dai rappresentanti del comitato ambientalista Kosmos di Giugliano in Campania. Un grido di aiuto alle istituzioni sovracomunali quello lanciato da Natale e dai colleghi sindaci, sebbene molti cittadini accusino gli amministratori locali, Natale compreso, di non fare tutto ciò che possibile fare contro i roghi. Le iniziative però si moltiplicano: ieri il sindaco Esposito ha presentato alla Procura di Napoli Nord un esposto, firmato da oltre 30 sindaci di comuni casertani e napoletani facenti parte della cosiddetta Terra dei Fuochi, con la richiesta di indagare su presunti traffici criminali che potrebbero celarsi dietro il fenomeno dei roghi di rifiuti, che sono in continuo aumento in questo periodo di gran caldo.
“Da soli, con le risorse che abbiamo, non ce la facciamo” ribadisce Natale, che stamani è stata attaccato da qualche cittadino. “Denunciatemi” ha detto il sindaco ai residenti arrabbiati per i roghi. Intanto Natale si è rifiutato di firmare il rinnovo del protocollo con il Commissariato Terra dei Fuochi, che inviava settimanalmente le pattuglie formate da forze dell’ordine ed esercito a controllare il territorio e le attività economiche.
“Alla fine – spiega Natale – sono sempre i vigili urbani a dover intervenire; l’Esercito per esempio non ha poteri di polizia giudiziaria, così chiama sempre la Municipale, che con uomini contati non è in grado oggettivamente di fare molto. Eppure negli ultimi mesi sono riusciti a sequestrare due aziende clandestine, mezzi che trasportavano rifiuti senza autorizzazione, a identificare persone che gettavano immondizia in modo illecito. Credo ci sia bisogno di norme e risorse speciali per arginare il fenomeno dei roghi; per Casal di Principe era prevista una norma speciale sulla falsariga di quanto fatto per Castel Volturno; si tratta di una norma predisposta dal Consiglio regionale presieduto da Gennaro Oliviero, che però è scomparsa dopo che l’argomento è stato avocato dal presidente della giunta regionale”.
Natale lamenta anche “gli eccessivi costi di smaltimento per i rifiuti indifferenziati che i comuni casertani sono costretti a sopportare, 200 euro a tonnellata contro i 170 del Napoletano, e ciò perché la società Gisec della Provincia di Caserta, gestisce impianti dove sono finiti gli anni scorsi, in forma di ecoballe, i rifiuti provenienti dall’area metropolitana di Napoli”.
“Così è impossibile; al mio Comune – aggiunge Natale – per bonificare tutte le microdiscariche presenti sul territorio servirebbe un milione di euro. Nell’area di via Elba è previsto un progetto di riqualificazione da 2,5 milioni di euro, di cui 150-200mila solo per la bonifica ambientale. Purtroppo i costi di smaltimento e bonifica sono molto alti, spero che le istituzioni se ne rendano finalmente conto”.