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Tredicenne sfregiato dalle coltellate del branco: “Carotide sfiorata, volevano ucciderlo”

AVERSA/TRENTOLA DUCENTA. E’ diventato un caso politico l’accoltellamento del 13enne di Trentola Ducenta sarebbe stato preso di mira dal branco, formato forse anch’esso da minorenni. La notizia è stata data in anteprima domenica pomeriggio dalla nostra testata (clicca qui per il primo lancio).

Gli aggressori hanno accoltellato il 13enne rischiando di ucciderlo. La vittima ha riportato ferite alle guance, con una coltellata che gli ha letteralmente sfiorato la carotide. Sembrerebbe che il “raid punitivo” fosse in realtà destinato ad un suo amico che poco prima aveva litigato con un altro ragazzo. I protagonisti della lite avevano discusso ad alta voce. Poco dopo uno dei due è tornato in compagnia di una baby gang armata con mazze da baseball ed un coltello. È in quel momento che la giovane vittima è stata presa di mira e pestata a sangue, prima di essere ferita con l’arma da taglio.

Sul posto sono giunte le ambulanze: il ragazzino ha perso molto sangue ed è stato accompagnato all’Ospedale Moscati di Aversa dove è stato preso in cura. Nonostante sia riuscito a salvarsi, gli rimarrà il volto deturpato dalle coltellate inflitte alle guance (di cui una a pochi centimetri dalla carotide). I carabinieri, intanto, hanno prelevato le immagini delle telecamere presenti in zona e potrebbero aver già individuato i responsabili.

“Il grandissimo e compianto Luciano De Crescenzo in uno dei suoi film, Così parlò Bellavista, aveva detto: ‘E’ per colpa di questa fretta che c‘è la delinquenza, che c’è la droga, che c’è la camorra’ ed aggiungerei: ’che c’è tutta questa violenza.’. Da quei tempi la società va ancora più di fretta, molto di più. Così i giovani hanno un gran fretta di essere grandi, di apparire forti, di essere importanti e fanno di tutto per arrivare allo scopo e neanche si rendono conto della gravità delle loro azioni. Senza contare che nel nostro territorio c’è una forte evasione scolastica che porta tanti ragazzi a non avere una forma mentis pronta per i valori sani e giusti. Per questo continuiamo a ripetere che serve rieducazione ed interventi sule famiglie di questi ragazzi. Soprattutto bisogna intervenire duramente contro chi commette reati gravi e rischia di uccidere, per futili motivi, un loro coetaneo. La politica permissiva ha portato danni gravissimi e questi sono i risultati.”- è così che ha commentato la vicenda il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

LA CRONACA DELLA NOTTE DI SANGUE