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Due colpi ‘mortali’ per l’attività di ‘o Cervinaro: colpo da 15 mila euro

San Felice a Cancello. Due colpi pesanti inferti all’attività del ras Filippo Piscitelli ‘o cervinaro da parte dei carabinieri sono stati gli arresti a distanza di pochi giorni di Clemente Pelaggi di Arienzo e di Gennaro Morgillo di Cancello Scalo, suo alleato all’inizio dell’attività. Siamo a dicembre 2019, al culmine della scalata del sammarchese.

Probabilmente anche dopo quest’ultimo blitz Filippo ‘o Cervinaro si è reso conto di essere braccato dai carabinieri del comando provinciale e ha cominciato dal 2020 a mollare leggermente gli ormeggi, cercando però di recuperare almeno parte del denaro, andando a bussare alla porta dei familiari del 32enne di via Napoli.

Forse Piscitelli non avrebbe mai ceduto la droga all’arienzano di Capodiconca, storicamente legato all’altra fazione dei signori della droga, i Sazioni, guidati negli ultimi anni dal ras Alessio Biondillo. Erano note allora le rivalità, vi è traccia di dissidi nelle intercettazioni di entrambe le inchieste, soprattutto Biondillo si diceva pronto ad usare le maniere forti, perchè Filippo era uscito a ‘mala testa’

A cedere la droga a Pelaggi è proprio Morgillo e sarà Filippo ‘o Cervinaro a rimproverargli questo errore, i due vengono puntualmente intercettati l’undici dicembre, il sammarchese è una furia.

A quel punto ci scappa proprio la frittata perché il giorno dopo sarà arrestato anche Morgillo assieme ad un suo amico, erano in auto, dopo aver prelevato un carico.

La consegna della droga avviene in via degli Aranci a Polvica, nella ‘maison’ di ‘ O Cervinaro, una specie di Grande Fratello a disposizione dell’Arma, stracolma nel viale di telecamere.

Alla fine era un po’ come giocare al gatto con il topo, infatti Morgillo finirà facilmente nella rete. Il danno per Filippo Piscitelli sarà di ben 15 mila euro, uno smacco notevole che non lo farà dormire per qualche notte, nella sua testa doveva subito recuperare, ma oramai, lo ripetiamo, dove andava lui, alle sue spalle c’erano i carabinieri. La sua parabola era in netta discesa…