SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). Esattamente un anno fa con un nostro post annunciammo da questo sito il ritorno in Italia di un importante reperto rubato a Santa Maria e ora, nel corso di una conferenza stampa indetta da Procura e Carabinieri, saranno resi noti i dettagli dell’operazione che ha consentito di consegnare al Museo dell’antica Capua alcuni reperti rubati (due, mentre un altro è ancora ricercato) fra cui, verosimilmente, la importante testa riccioluta in marmo dell’imperatore romano Settimio Severo (nella foto) risalente al secondo – terzo secolo dopo Cristo trafugata dall’ antiquarium dell’Anfiteatro Campano di santa Maria circa 37 anni orsono.
Il prezioso reperto è stato recuperato insieme ad atri, dai Carabinieri del reparto operativo tutela del patrimonio culturale addirittura a New York dove era in procinto di essere venduto nel corso di un’asta con un valore oscillante fra i 400 e i 600 mila dollari. La scultura di Settimio Severo, che ha regnato intorno al 193 dopo Cristo, venne trafugata a Santa Maria nel corso di una rapina a mano armata effettuata da un commando di camorristi appartenente alla Nuova Camorra Organizzata nel 1985 epoca in cui quanto mai cruenta era la lotta fra il clan di Raffaele Cutolo e quello di Antonio Bardellino.
In quella occasione furono asportati anche altri reperti e privati delle armi alcuni vigilantes. A distanza, quindi, di 37 anni il prezioso reperto tornerà ad essere esposto nel museo dei gladiatori grazie alla proficua collaborazione fra i carabinieri del reparto operativo per la tutela del patrimonio culturale ed i colleghi americani