Caserta. Niente contro di te, ma a me non piace. Quante volte abbiamo sentito questa frase lanciata a mo’ di anatema contro qualcuno che appariva, agli occhi dell’interlocutore, come un diverso? Tante e tante volte, secondo Ratiostudio. Parte da qui la campagna di sensibilizzazione lanciata nel cuore della città capoluogo dall’agenzia di marketing sempre attenta ad accendere i riflettori su tematiche sociali impattanti. Lo dimostrano i manifesti che hanno fatto alzare gli occhi al cielo a tantissimi passanti, che hanno fatto vociferare, esaltare ma che hanno anche lasciato perplessa qualche vecchia guardia.
“Dai, mica ti offendi? Non era mia intenzione farlo, stavo solo scherzando. Oggi non si può dire più niente!” <<Le parole però sono importanti – spiegano da Ratiostudio – Lo diceva Nanni Moretti in “Palombella Rossa” e lo sottolineiamo anche noi oggi perché quelle che scegliamo di usare possono avere l’enorme potere di incrementare la diseguaglianza sociale. Questa cosa ci riguarda, riguarda le persone che amiamo e chi ci sta intorno. In una società che ancora discrimina le persone per il loro orientamento sessuale o romantico, per la loro identità, sentirsi parte di qualcosa è una quotidiana battaglia.
Una battaglia a cui tutti dovremmo prendere parte. Perché forse se ‘’non si può dire più niente’’ è perché già si è detto troppo. Il patriarcato è un sistema di potere arcaico che ancora oggi soffoca tutt* noi, la nostra autodeterminazione e la nostra libertà! Ed è proprio con la lingua che riusciamo ad evolverci e a contaminarci come società>>. Un monito, quello lanciato dal team di Ratiostudio, che segue di pochi mesi “tiriguarda”, la campagna a sostegno dei bambini ucraini lanciata congiuntamente ad una raccolta fondi che invitava a non voltarsi dall’altra parte bensì a fare qualcosa per quei bambini in difficoltà. Stavolta l’invito è un altro: tra milioni di lingue e modi di esprimersi, davvero vuoi continuare a scegliere di parlare in questo modo?
Se vuoi saperne di più, visita il sito www.Micatioffendi.it