MARCIANISE. Perde casa ma deve lo stesso pagare la tassa sui rifiuti: anzi “doveva” pagarla visto che l’avviso del versamento della Tari per Antonio Farina, ex lavoratore nel campo edile a Marcianise e ora disoccupato, è arrivato oltre il limite del 30 giugno.
Niente che non sia accaduto a centinaia di marcianisani, ma per Farina si tratta di un caso unico visto che non avendo casa (ha residenza presso il Municipio) non dovrebbe produrre rifiuti: e invece secondo l’Ente deve pagare lo stesso 244 euro.
“Questa è la mia cartella TARI. Leggendola si commenta da sé,ma sento il bisogno di spendere 2 parole a riguardo.
Nel 2021 per una serie di sfortunati eventi mi sono ritrovato senza lavoro e di conseguenza unitamente al mio modo di reagire davanti a scene squallide,non sapendo e non volendo girare la faccia dall’altra parte come consigliatomi erroneamente da qualche deficiente mi sono ritrovato anche senza casa. Non avendo altra scelta e per avere una reperibilità ho preso residenza presso la casa comunale dove mi viene recapitata anche la mia posta.” è la testimonianza di Farina.
“Tuttavia dopo aver protocollato una serie di richieste destinate agli uffici preposti e alla segreteria del sindaco ho dovuto denunciare quest’ultimi per omissione di risposta. Questo per chiarire che se pur legittimamente nessuno ha preso in considerazione la mia situazione,che non usufruisco di nessun alloggio comunale,che non beneficio di nessun sostegno economico comunale,che nessun aiuto alimentare ad oggi mi è stato quantificato. Con questo non voglio fare la vittima perché cerco di provvedere alle necessità e alle mie esigenze, lavoro onestamente perché l’ho sempre fatto avendo un mestiere che ho imparato da ragazzo ma la mia domanda è,anche volendo pagare questa cartella,posso avere ragguagli su quali rifiuti prodotti,dove e come? Secondo voi è troppo chiamarla estorsione nei miei confronti?”
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