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Lo spaccio itinerante dei Monaco bros: “Finiremo comunque in galera, non arriviamo a Natale”

CAPUA. Sono le intercettazioni a svelare lo spaccio itinerante portato avanti dai fratelli Monaco detti “I Cavuott” a Santa Maria Capua Vetere e Capua. Roberto Di Monaco risulta pienamente coinvolto nella qualità di partecipe all’associazione criminosa promossa dal fratello Claudio. Infatti per conto di quest’ultima controlla le attività di spaccio all’interno del rione Risorgimento di Capua nonchè si preoccupa di spacciare le dosi di sostanza stupefacente che ciclicamente riceve da Claudio Monaco.
L’attività investigativa, inoltre, ha dimostrato come Roberto Monaco abbia svolto anche attività di cessione diretta di stupefacente ogni qualvolta che gli veniva richiesto da parte di vari assuntori occasionali o spacciatori di piazza. Vengono riportati alcuni riscontri ottenuti dalle conversazioni ambientali nell’auto di Claudio Monaco.Il 10 ottobre 2020 all’interno della Fiat 600 è stata captata la conversazione dalla quale si evince l’attività di spaccio dei Monaco. La prima cessione avviene nel Comune di Santa Maria Capua Vetere alle palazzine Iacp dove Claudio Monaco cede una dose di crack. Rientrati a Capua consegna un’altra dose di crack in cambio di 70 euro: “Tieni, statti bene. Hai visto come ti faccio cagare 70 euro alla volta? Tu te ne vieni, ci mettiamo a perdere tempo appresso ai 30/40/50 di notte poi”. L’ultima cessione documentata con le intercettazioni avviene a Capua in via Martiri di Nassirya dove i due fratelli cedono una dose di crack ad un soggetto ricevendo in cambio denaro.

In un’altra intercettazione parlano delle modalità di vendita e confezionamento delle singole dosi: “Eh Roberto, il pezzo da 50 minimo quando ti danno il 50 euro”. Poi parlano dei cellulari, spesso da cambiare: “Il numero, ma ammazzati proprio Roberto, non sei buono proprio, ne ho cambiati venti io. Alla fine sempre in galera si andrà a finire, chissà qua se ci arriviamo a Natale”.