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Rissa sul tagadà, ragazzo pestato. Poi giù si scatena il panico, coinvolti i figli dei ras

Arienzo. Fagiolata ieri in tarda serata in piazza Lettieri, durante i festeggiamenti patronali di Arienzo, nella parte riservata alle giostre. Una serata tranquilla è finita male per colpa dei soliti figli e nipoti di pregiudicati e ras sanfeliciani che hanno scatenato la bagarre.

Tutto è cominciato sulla giostra ‘Il Tagadà’, che prevede giocoforza il contatto fisico, e pare che un ragazzo di Maddaloni abbia colpito involontariamente un giovane esponente della cremeria sanfeliciana e da lì si è scatenata una zuffa.

Il maddalonese è stato preso a schiaffi sulla giostra, ma il peggio doveva ancora venire. Giù poi è andata in scena una fagiolata che ha visto attive almeno una sessantina di persone.

Sul posto tra i primi ad arrivare gli amministratori del Comune di Arienzo, ad uno gli hanno finanche strappato la camicia, mentre era impegnato nel separare i contendenti. Dopo pochissimi minuti è giunto anche il sindaco che ha chiamato i carabinieri e posto fine alle ostilità. Per fortuna nulla di grave.

Le immagini delle telecamere sono state passate alla caserma, si vedono diverse cose, quella zona è fornita di occhi elettronici.

Siamo sempre alle solite, sempre gli stessi: cervinari, ‘pummarole’, qualche pecoraro sparso, non c’è niente da fare, nonostante molti abbiano i parenti in gattabuia, continuano a fare danni e ad impostarsi a delinquenti, questi bambocci. Una generazione cresciuta male all’ombra dei genitori che rispetto a loro avevano almeno più onore nel non farsi trascinare in queste zuffe e cafonate. Erano e sono delinquenti ma nell’ambito della loro cerchia e non davano troppi problemi in pubblico, questi invece sono il peggio del peggio, non dovrebbero mai oltrepassare il confine del ponte.