CAPODRISE. Si va verso il processo per Domenico Rossetti, 66 anni, di Capodrise, conosciuto come “Capabianc” e suo nipote Raffaele Rossetti, accusati di usura ai danni di una coppia. E’ stata fissata infatti per il prossimo 11 luglio l’udienza preliminare nei confronti di zio e nipote, arrestati dalla Guardia di Finanza (la misura venne poi modificata dai giudici).
I due, rappresentati dall’avvocato Angelo Raucci, sono stati indagati a vario titolo, per i reati di usura ed estorsione, anche mediante l’utilizzo del metodo mafioso. Il provvedimento compendia gli esiti di indagini, svolte dalla Compagnia di Marcianise e coordinate dalla D.D.A. di Napoli, nel cui ambito è stato possibile ricostruire alcune condotte usuraie ed estorsive che gli indagati avrebbero posto in essere ai danni di una coppia di coniugi, facendo anche ricorso a forme di intimidazione basate sulla “spendita del nome” del noto clan camorristico dei “Belforte”.
La restituzione coattiva dei singoli prestiti sarebbe avvenuta attraverso la sottrazione, con violenza e minaccia, di un immobile posto a garanzia del debito contratto.