La lavorazione della seta in Campania ha una storia molto più antica di quanto si creda. Si tende a pensare, infatti, che l’arte della tessitura della preziosa stoffa proveniente dall’Oriente risalga all’istituzione della Real Colonia di San Leucio a Caserta, per volere di re Ferdinando IV, nel 1778. In realtà, la storia della seta nella nostra regione va ancora più indietro nel tempo.
Era il 1477, infatti, quando Ferrante d’Aragona decise di fare del Regno di Napoli un importante centro di produzione e filatura della seta, alla stregua delle grandi manifatture del Nord Italia. Ferdinando invitò filatori e mercanti provenienti dal Veneto, dalla Lombardia e da altre parti d’Italia e d’Europa, promettendo loro sgravi fiscali e eliminazione dei dazi doganali se questi avessero deciso di impiantare i propri opifici nel Regno. Nacque così la Corporazione dell’Arte della Seta, destinata a svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo della manifattura serica campana, nonché nella nascita di una moderna, e a tratti rivoluzionaria, forma di produzione industriale.
Col tempo, la Corporazione acquisì sempre maggior potere e prestigio, fino a trasferire la produzione del cuore della città di Napoli, in via San Biagio dei Librai. Qui, nel 1593, i mercanti decisero di costruire una Chiesa dedicata ai martiri Santi Filippi e Giacomo, patroni dell’Arte della Seta, e un attiguo Conservatorio, destinato ad accogliere le giovani orfane figlie dei soci della Corporazione, le quali ricevevano un’adeguata istruzione e una dote, quando avrebbero finalmente raggiunto l’età da matrimonio. Nel 1758 la Chiesa fu rimodernata secondo il gusto dl tempo, coinvolgendo le più importanti maestranze dell’epoca, come Giuseppe Sanmartino, il celebre scultore del Cristo velato, autore delle splendide statue di San Filippo e Giacomo presenti all’ingresso della Chiesa.
Oggi, l’Associazione “Respiriamo Arte” si occupa di proteggere e valorizzare i luoghi della Corporazione, organizzando tour guidati alla scoperta dei segreti e delle bellezze della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo. “L’Associazione nasce nel 2013 da un’idea di un gruppo di giovani laureati partenopei, specializzati in campo artistico e letterario – spiega Claudia Biancardi, che ci guida nel tour della Chiesa. “Respiriamo Arte” è un organismo vitale, che si nutre del riappropriarsi e del restituire alla comunità un pezzo importante della propria storia”.
La Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo è visitabile tutti i giorni, con tour guidati che permettono ai visitatori di esplorarne gli interni e gli ipogei, nonché la vicina Chiesa di Santa Luciella ai Librai, che ospita l’ormai celebre teschio “con le orecchie”.