MADDALONI. Condanna eccellente in queste ore nella città calatina. E’ stato emesso verdetto di primo grado (e non arresto come erroneamente riportato in un primo momento, ndr) un avvocato del posto, Luigi Russo, già indagato in passato e sottoposto all’obbligo di firma.
La condanna giunge come primo verdetto del processo: al professionista è stata comminata una condanna a 4 anni e 6 mesi per truffa ed ora potrà ricorrere in Appello contro questo parziale verdetto. Russo fu coinvolto l’anno scorso in un’inchiesta della Procura sammaritana per i reati di falso in atto pubblico, per induzione, e di truffa. Le indagini hanno preso avvio nel 2019, a seguito della segnalazione ricevuta da un notaio di Maddaloni, il quale denunciava di aver appreso della falsità di una procura speciale (dallo stesso autenticata), apparentemente rilasciata in favore dell’indagato da un soggetto in realtà risultato deceduto nel 2013, in vista del successivo incasso di una somma di denaro liquidata da una Compagnia assicurativa, a seguito di un presunto sinistro stradale. Alla segnalazione del pubblico ufficiale, faceva seguito la presentazione di un’ulteriore denuncia da parte di un secondo notaio di Maddaloni.
Il PM disponeva dettagliati accertamenti volti a verificare se, a seguito del rilascio al legale delle procure autenticate dai denuncianti Notai (previa induzione al falso ideologico di questi ultimi), fossero state effettivamente liquidate in suo favore somme di denaro, a titolo di risarcimento danni da sinistri stradali. Al contempo, il pubblico ministero delegava l’accertamento dell’eventuale falsità dei documenti di identità, allegati alle procure speciali di volta in volta rilasciate in favore del legale, esibiti ai notai roganti.
Secondo l’accusa in tre anni si era reso responsabile di una pluralità di reati in contestazione, inducendo — nella sua qualità di avvocato – i notai denuncianti ad autenticare almeno 60 procure speciali falsamente rilasciate in suo favore da soggetti in realtà deceduti o del tutto inconsapevoli, giungendo così ad incassare una somma di denaro dell’importo complessivo di 210.000 euro circa, somme di volta in volta liquidate dalle Compagnie Assicurative con riferimento a falsi sinistri stradali.