CAPUA – Grande successo per l’’evento “Tutti in Basilica!”, iniziativa svoltasi domenica 29 maggio scorso presso la Basilica benedettina di Sant’Angelo in Formis, nell’omonima frazione del comune di Capua, che ha visto coinvolti gli studenti dell’i. c. di Macerata Campania, guidati dal professore Giovanni Valletta e dal professor Angelo Salemme nell’ambito del progetto extracurricolare “Alla scoperta di Terra di Lavoro”, in collaborazione con il Touring Club Italia.
Cimentandosi nelle vesti di guide turistiche, i ragazzi hanno accompagnato i visitatori alla scoperta delle bellezze della Basilica. Ne parliamo con i professori Valletta e Salemme, responsabili del progetto.
- Com’è nata l’idea di “Tutti in Basilica!”?
“Tutti in basilica” e, più in generale, il progetto “Alla scoperta di Terra di Lavoro”, sono nati per sensibilizzare i nostri alunni verso il territorio che ci ospita e le sue immense ricchezze. Crediamo, infatti, che proprio loro, resi consapevoli, potranno prendersi cura di ciò che abbiamo ereditato.
- Qual è stata la risposta dei ragazzi all’iniziativa?
Abbiamo ricevuto un’ottima risposta dai ragazzi che, divertendosi, hanno avuto modo di cimentarsi con attività pratiche e, allo stesso tempo, di conoscere una meraviglia del nostro territorio, come la Basilica benedettina. Vista la risposta, contiamo di portare avanti questo progetto anche nei prossimi anni scolastici.
- Secondo voi, quanto si conosce delle bellezze storico – artistiche di Terra di Lavoro a scuola e, in generale, sul territorio?
Molto poco. Pertanto occorre che le famiglie, la scuola e tutte le realtà del nostro territorio facciano uno sforzo sinergico e cooperino per far conoscere ai giovani il nostro patrimonio. Portiamoli nei musei, nelle chiese, nei piccoli borghi e facciamoli innamorare, tutti insieme, della nostra provincia che, senza campanilismo, non ha nulla da invidiare ad altri territori.
- Com’è stata la partecipazione del pubblico?
Molto buona, soprattutto se consideriamo che l’evento si è tenuto contemporaneamente al Placito capuano, in una domenica mattina abbastanza calda e in un luogo difficile da raggiungere.
- La valorizzazione del patrimonio storico: remora o opportunità?
Indubbiamente un’opportunità. Crediamo, però, che il nostro patrimonio non possa essere considerato isolatamente, ma vada inserito in un sistema turistico più ampio e ben strutturato. In tal senso, tanti sono gli esempi di realtà urbane che, adottando una simile strategia sistemica, hanno enormemente implementato il flusso turistico nei loro territori.
- Quali sono i progetti futuri?
Contiamo di riproporre questo progetto anche il prossimo anno, sperando che possa essere esteso ad altri istituti. Siamo convinti, infatti, che questa sia la via da percorrere per rendere i nostri ragazzi dei cittadini attivi, in grado di arricchire la società in cui agiscono ed abituati ad apprezzare e custodire la bellezza che li circonda.