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Estorsioni e ricatti, il verdetto: 5 condanne

MARCIANISE/RECALE/CAPODRISE/CASAL DI PRINCIPE. Cinque condanne sono state inflitte nel processo per estorsioni e ricatti per coloro che hanno chiesto di essere processati con rito abbreviato.

Il gup ha ridotto le condanne invocate nel corso requisitoria infliggendo 3 anni e 10 mesi a Gaetana Monteforte detta Tania di Recale; 3 anni e 6 mesi a Francesco Gaglione di Capodrise e Vincenzo Massaro di Capodrise; 3 anni e 4 mesi a Clemente Scarano di Capodrise; 1 anno e 6 mesi Camillo Belforte detto u luong di Marcianise.

Nel corso della requisitoria erano stati chiesti 6 anni e 2200 euro di multa per Gaetana Monteforte; 2 anni e 10 mesi e 400 euro per Camillo Belforte; 5 anni e 2mila euro di multa per Francesco Gaglione; 4 anni e mille euro di multa per Vincenzo Massaro; 3 anni e 4 mesi con 800 euro di multa per Clemente Scarano.

Rischiano invece il processo con l’ordinario gli altri 4 indagati: Mario De Luca di San Cipriano d’Aversa, Antonio D’Aniello di Casal di Principe, Giovanni Russo di Portico di Caserta e Vincenzo Cristiano di Grazzanise. Nel collegio difensivo gli avvocati Bernardo Diana, Giuseppina Mascia, e Domenico Di Stasio. Rispondono a vario titolo di estorsione in concorso.

Il processo nasce da un’attività d’indagine svolta nell’anno 2018 dalla Stazione Carabinieri di Macerata Campania, che ha consentito di accertare una seriale dinamica estorsiva, consistita nel documentare fotograficamente e mediante fono-registrazione incontri tenuti da una donna italiana con alcuni clienti, persone poi ricattate per trarre profitto economico, dietro la minaccia di divulgare il materiale fotografico ed i files audio relativi alle relative prestazioni sessuali.

Secondo la Procura le richieste estorsive erano avanzate con la complicità di alcuni indagati, in modo da rafforzare l’efficacia intimidatoria ed indurre la vittime a cedere al ricatto. L’attività investigativa è stata sviluppata mediante intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché mediante l’audizione delle persone offese. Contestualmente per al ras di Capodrise Gaglione, sorvegliato speciale, sono stati sequestrati due conti per un totale di 16mila euro, tirato in ballo da due imprenditori di Recale e San Nicola.