È stato presentato nel corso dell’ultima edizione del Salone Internazionale del libro di Torino il nuovo romanzo di Stefania P. Nosnan, Il patto delle aquile – Missione Chicago-Texas, edito da Bonfirraro. L’opera ci riporta indietro al 1944, tra le colline di un Friuli-Venezia Giulia dilaniato dalla guerra: una storia di coraggio, ferocia e umanità, ispirata a eventi realmente accaduti.
Il romanzo vede protagonisti Michael Salmi, capitano della divisione aviotrasportata americana 101 Airborne e agente dell’OSS (oggi CIA) e la coraggiosa staffetta partigiana Fanny Disnan, nella loro eroica e interminabile marcia verso la salvezza, minacciati dalle spietate truppe dell’Oberleutnant Halder.
Abbiamo il piacere di parlarne del romanzo con l’autrice, Stefania P. Nosnan:
Stefania, ci parli di lei: “Il patto delle aquile – Missione Chicago-Texas” è il suo primo romanzo storico?
A dire il vero no, in ordine cronologico è il quarto di sette romanzi pubblicati. Il primo è stato La Bicicletta Nera edito da Bertoni Editore, ambientato sempre nel periodo della Seconda Guerra mondiale, poi Il tempo fra noi edito da LifeBoooks e penultimo Una salita per amore – donne al fronte edito da Ensemble Edizioni.
Il romanzo è ispirato a fatti realmente accaduti: può dirci di più? Com’è venuta a conoscenza di questa storia?
Stavo facendo delle ricerche storiche per La Bicicletta Nera, quando mi sono imbattuta in questa storia. Possiamo dire che è una piccola missione poco citata nei libri di storia e anche su Internet. Per reperire più notizie mi sono affidata anche a siti inglesi e americani.
Cosa significa raccontare la guerra partigiana?
Non dimenticare. I miei romanzi sono, quasi, di nicchia ma, adorando la storia, cerco sempre di trovare qualche avvenimento poco conosciuto e portalo alla luce. È successo anche con Una salita per amore – donne al fronte del 2019. Nessuno aveva scritto un romanzo sulle Portatrici Carniche e mi ha fatto piacere averlo fatto. Infatti, dopo ne sono seguiti altri e mi ha fatto piacere; inoltre, voglio ricordare che la prefazione del romanzo è della campionessa olimpica Manuela Di Centa. Dobbiamo ricordarci che la libertà che godiamo dal dopoguerra è stata pagata a caro prezzo. La guerra partigiana è stata importante e basilare per la vittoria degli alleati.
L’attualità della Seconda guerra mondiale appare sempre più evidente oggi. Questa storia sembra parlare al presente, più che al passato. È vero?
Per certi versi sì. Stiamo vivendo un momento storico che pensavamo solo di doverlo leggere sui libri di scuola, anche se non ci tocca, è più vicino di quanto pensiamo. Ma è anche vero che dalla storia non abbiamo imparato nulla e questa si ripete senza che noi ce ne rendiamo conto.
Cosa dovranno aspettarsi i lettori nella sua prossima fatica?
Che forse cambio genere, non so ancora. I miei manoscritti li gestisce la mia agente letteraria Marilena Brassotti Ziello; devo dire che sta facendo un ottimo lavoro e la ringrazio per la pazienza, perché noi autori non siamo mai soddisfatti del nostro lavoro.