Casaluce. Nella giornata di martedì 3 maggio, in Caxias do Sul in Brasile, alle ore 14:30 italiane, ha preso posizione, sul tatami olimpico, il karateca Giovanni Improta, per la qualificazione alle semifinali.
L’incontro è stato disputato contro l’atleta bulgaro Nikolay Bozhidarov. Il casalucese è parso sin da subito molto concentrato, ma, sin da subito, gli arbitri di gara sono parsi distratti. Incredibili è quanto avvenuto sul punteggio di 4-4: negli ultimi 11 secondi Improta ha messo a segno un calcio laterale al viso del bulgaro; un colpo maestrale, da vero campione. L’arbitro centrale ha notato il colpo e lo ha segnalato, mentre i giudici di sedia non hanno convalidato i tre punti che sarebbero valsi la vittoria. Terminato l’incontro 4-4, il giudizio finale spetta ai giudici di sedia, che danno la vittoria al bulgaro e fanno gridare allo scandalo lo staff Improta.
“Il nostro Giovanni si è preparato facendo non pochi sacrifici, alternando lavoro ed allenamenti – affermano i componenti del team -. Se questa ingiustizia non si fosse verificata, siamo certi che avrebbe portato in Italia e nella sua Casaluce, una medaglia olimpica”.