SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). Nuovi scavi nell’area antistante l’Anfiteatro Campano stanno portando alla luce reperti ritenuti di vitale importanza per la ricostruzione della parte dell’antica Capua insistente nei pressi dell’Anfiteatro. Gli scavi rientrano nel progetto di “Interventi di restauro e valorizzazione dell’Anfiteatro romano di Santa Maria” finanziato con i fondi del programma operativo ” Attrattori culturali, naturali e turismo” per l’annualità 2013.
Il restauro sta riguardando anche l’interno della struttura archeologica che va assumendo un nuovo aspetto con la eliminazione delle erbe infestanti e degli smottamenti dovuti ai fattori atmosferici. Il progetto è finanziato con la somma di circa tre milioni e mezzo di cui 125 mila euro per la sicurezza sul cantiere, e ad esso collaborano come progettisti e consulenti esperti dell’Università Federico secondo di Napoli con una presenza anche straniera e segnatamente con un architetto tedesco fra i progettisti.
La direzione dei lavori è stata affidata all’architetto Paolo Mascigli Migliorini e la ditta vincitrice dell’appalto è di Napoli, responsabile del procedimento è la direttrice del museo dell’Antica Capua, Ida Gennarelli che si avvale della collaborazione di consulenti scientifici per la individuazione di linee guida per il restauro, la conservazione e il miglioramento della fruizione da parte dell’utenza dell’importante monumento. Intanto, contemporaneamente ai lavori in corso presso l’Anfiteatro, altri scavi si stanno realizzando presso i resti dell’acquedotto romano sito in località Ponte san Prisco a pochi metri dal famoso fondo Patturelli dove furono ritrovati migliaia di reperti di epoca romana e precedente. Anche in questo caso, stanno venendo alla luce importanti reperti che saranno inventariati e studiati dall’equipe di archeologi che seguono i lavori.