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Clan apre nuove piazze di spaccio: ecco chi le gestisce e dove comprano la roba

SAN CIPRIANO D’AVERSA/CASAL DI PRINCIPE. Boom di nuove piazze di spaccio nell’agro aversano: le gestiscono i figli dei vecchi padrini che acquistano la roba nell’hinterland napoletano.

E’ questo lo scenario che emerge dall’ultimo dossier della Direzione Investigativa Antimafia. L’operatività delle principali consorterie di camorra casertane sarebbe tuttora confermata nonostante le numerose misure cautelari eseguite, lo stato di detenzione dei maggiori esponenti criminali destinatari di pesanti condanne e le scelte di collaborazione con la giustizia intraprese da soggetti che hanno rivestito ruoli di vertice all’interno di organizzazioni criminali come gli IOVINE e gli SCHIAVONE.

Per quanto riguarda le tradizionali attività criminali attualmente il traffico di droga costituirebbe una delle più importanti fonti di guadagno. Il dato troverebbe conferma dall’apertura di diverse piazze di spaccio nel territorio dell’agro-aversano. In tale ambito si starebbero sviluppando significativi e strumentali rapporti di cooperazione con altri gruppi partenopei e della provincia napoletana così come con la ndrangheta calabrese.

Conferme in tal senso emergerebbero da un’operazione conclusa nel 2020 allorquando è stata colpita una stabile organizzazione criminale diretta dal figlio di un esponente di spicco della famiglia SCHIAVONE e dedita alla vendita di sostanze stupefacenti. Il gruppo avrebbe acquistato droga (cocaina, hashish e marijuana) nelle piazze napoletane di Caivano e Qualiano rivendendola tramite una fitta rete di pusher nel casertano in particolare a Casapesenna, San Cipriano d’Aversa e in altri comuni del suddetto comprensorio.