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Da pizzaiolo a pusher per colpa della pandemia, la decisione dopo l’arresto

CASERTA. Sono stati confermati gli arresti domiciliari per il pizzaiolo di Caserta arrestato nella serata di giovedì dalla squadra mobile del capoluogo per spaccio di cocaina.

L’uomo ha ammesso le proprie responsabilità dicendo di aver cominciato a spacciare droga dopo aver trovato lavoro in pizzeria a causa dei debiti contratti durante la pandemia. A margine dell’interrogatorio ha chiesto la possibilità di lavorare presso un altro locale ma per il momento il gip ha confermato la detenzione casalinga.

L’operazione

In particolare, nell’ambito di mirati servizi finalizzati alla prevenzione ed al contrasto del traffico di stupefacenti, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura, avendo notato movimenti sospetti di persone all’esterno di un esercizio di somministrazione di Caserta, controllavano una persona all’interno del locale ove lo stesso esercitava il mestiere di pizzaiolo.

In seguito a perquisizione, veniva rinvenuto in un cassetto posto al di sotto del piano in marmo per la lavorazione delle pizze un contenitore in plastica di colore arancione del tipo “ovetto kinder” al cui interno erano nascoste 11 dosi di cocaina, strumenti di precisione e materiale utile al confezionamento delle dosi. Ulteriore sostanza stupefacente veniva rinvenuta anche nei pressi della postazione dove era stipata la legna da ardere per il forno.

Ad accertamenti ultimati, si è proceduto all’arresto dell’uomo, che veniva sottoposto agli arresti domiciliari, nonché, al sequestro della cocaina rinvenuta, del peso complessivo di circa 6 grammi.