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Muore dopo odissea in 3 ospedali, caso in Procura: c’è l’esposto bis

CASAGIOVE. Un calvario. È quello a cui è stata costretta Antonia D’Agostino, una donna di 76 anni di Casagiove, morta nei giorni scorsi dopo un mese segnato da tre operazioni chirurgiche e grandi sofferenze. L’associazione Codici ha deciso di intervenire affinché venga fatta chiarezza dopo che la famiglia ha denunciato il caso ai carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese, insieme al legale di fiducia, l’avvocato Benito De Siero.

“La nostra associazione è impegnata da anni in azioni legali volte a fare luce su casi sospetti di malasanità – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, non sappiamo se sia così anche questa volta, di sicuro riteniamo doveroso fare luce su quanto accaduto. È questo il motivo per cui abbiamo deciso di presentare un esposto alla Procura, con cui chiediamo di verificare l’assistenza sanitaria fornita alla paziente ed accertare eventuali responsabilità del personale sanitario nella morte della donna”.

Sono tre gli ospedali dove è stata ricoverata la donna per altrettante operazioni. A metà marzo l’arrivo al Pronto Soccorso di Caserta a causa di forti dolori, da cui è stata dimessa poco dopo, quindi il trasporto nei giorni successivi all’ospedale di Marcianise per un’operazione d’urgenza, infine il trasferimento all’ospedale di Piedimonte Matese per un intervento per un’ernia addominale con perforazione dell’intestino, a cui ne è seguito un altro di pulizia per una sepsi. È qui che è avvenuto il decesso della paziente, costretta, come detto, ad un calvario su cui la Procura dovrà fare chiarezza.

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