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Racket oli, svolta dopo tre mesi per il figlio del ras

CASAPESENNA. A quasi tre mesi dal blitz arriva la svolta per il figlio del ras Salvatore Nobis “Scintilla”. Il gip ha concesso gli arresti domiciliari a Giulio Nobis, recluso da fine gennaio dopo il blitz che coinvolse anche lo zio Aldo.

Il giudice ha accolto l’istanza dei legali Raucci e Caterino disponendo la scarcerazione e modificando la decisione del Riesame che aveva confermato per tutti i tre indagati (oltre ai due Nobis c’era anche Vincenzo Cantiello) la misura del carcere.

Secondo quanto emerso dalla indagini, Aldo Nobis, dopo avere coinvolto anche esponenti di spicco del clan, insieme con il nipote Giulio, ha aggredito e picchiato a Casapesenna l’imprenditore rivale del suo committente che si era permesso di violare il divieto di esercitare la sua attività nei tre comuni del Casertano da sempre roccaforti del clan (Casal di Principe, Casapesenna e San Cipriano d’Aversa).

L’imprenditore vittima ha denunciato tutto ai carabinieri, raccontando di come l’azienda rivale, grazie al sostegno del clan, sia riuscita a soffiargli decine di clienti, tra cui molte pizzerie, ristoranti e attività alimentari; i clienti avevano paura della caratura criminale di Nobis e Cantiello, e peraltro quest’ultimi – è emerso – non esitavano ad entrare nelle attività e ritirare arbitrariamente gli oli esausti.