MARCIANISE. Ras chiede il permesso all’altro clan per le estorsioni al cinema attraverso i pizzini. E’ questo quanto emerso dall’ordinanza notificata nelle scorse settimane a 7 persone.
A seguito della perquisizione effettuata l’8 aprile 2019 presso l’abitazione di Francesco Piccolo furono rinvenuti oltre a cinque proiettili calibro 38, tre manoscritti ricondubili ad Achille Piccolo, all’epoca sottoposto agli arresti domiciliari.
Il primo messaggio è destinato a Francesco Piccolo (“o sicc devi chiedere di parlare con Pierino a Siberia”) e contiene un invito a rivolgersi a un esponente dei Moccia per ottenere il permesso di compiere estorsioni ai danni di imprenditori operanti nel settore delle sale cinematografiche e del noleggio delle slot machine.
Il colloquio in carcere
L’11 aprile 2019 nel carcere di Secondigliano viene intercettato un colloquio tra il defunto Francesco Piccolo e i genitori. Nel corso del colloquio ha discusso sui pizzini sequestrati nella sua abitazione consapevole evidentemente della loro rilevanza sul piano giudiziario e della gravità delle consegunze derivanti dal loro ritrovamento.
Nel colloquio Piccolo spiega di averli redatti in quanto intendeva compiere le iniziative già descritte e far così fronte ai problemi economici della sua famiglia.