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Minacce di morte dopo lite per motivi di vicinato, condannati fratello del ras e congiunta

MADDALONI/SANTA MARIA A VICO. E’ arrivata la condanna per una coppia di Santa Maria a Vico, accusata di minacce per motivi di vicinato. La terza sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Anna Sofia Sellitto, ha condannato un uomo ed una donna,

Si tratta di Domenico Migliore e V.E.

Migliore, imprenditore del settore auto e fratello del ras Massimo detto Mastone, è stato condannato a un anno e mezzo, la congiunta ad un anno oltre al pagamento delle spese processuali. Soltanto alla Vitagliano è stato concesso il beneficio della sospensione della pena.

Il procedimento è partito da una querela presentata dal titolare di un panificio di Maddaloni, Gianluigi Fusco, in seguito ad un episodio avvenuto a Santa Maria a Vico il 13 settembre 2018 e che aveva coinvolto anche lo zio. La vittima era giunta nella zona per effettuare un preventivo per dei lavori di tinteggiatura alla residenza della madre ed aveva trovato catena e cancello installate illecitamente secondo la sua ricostruzione.

A quel punto è nata un discussione piuttosto animata al punto che Fusco, come da lui raccontato alle forze dell’ordine sarebbe stato minacciato con queste parole: “Ti ammazzo. Ti taglio la testa. Non chiamare i carabinieri che risolviamo io e te”. Successivamente altri parenti sarebbero stati aggrediti facendo scattare le indagini e il successivo procedimento.

Una vittoria su tutto il fronte per l’imprenditore del pane di via Cucciarella, Gianluigi Fusco.