MARCIANISE. La conferma che si trattasse di un sistema collaudato è arrivata proprio dalla vittima delle estorsioni dei Piccolo-Letizia.
L’imprenditore vessato, ascoltato dagli investigatori, ha spiegato che l’episodio oggetto di indagine non esaurisce la storia dei suoi rapporti con la criminalità organizzata di Marcianise in quanto nel periodo compreso tra il 2013 e Natale 2016 o Pasqua 2017, a seguito di una richiesta dei fratelli Primo Letizia e Salvatore Letizia, all’epoca dei fatti a capo dell’omonimo clan, ha corrisposto ai medesimi la complessiva somma di seimila euro all’anno suddivisa in tre rate, in corrispondenza delle canoniche festività di Natale, Pasqua e Ferragosto.
Riguardo a tale precedente estorsione, le sue informazioni hanno trovato piena conferma nelle dichiarazioni dello stesso Primo Letizia e dunque di uno dei concorrenti nel reato, il quale, nel frattempo è divenuto collaboratore di giustizia. Letizia ha ricostruito le circostanze in cui fu imposto il pagamento della somma ed in particolare il ruolo assunto da suo fratello Salvatore e da Pasquale Regino. Tale autonoma e condotta estorsiva è oggetto della contestazione formulata nei confronti dei fratelli Letizia e Regino nell’ordinanza notificata martedì a sette persone.
