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Piccolo da Romanzo Criminale, a casa dell’amante del ras il pizzino del “Secco”

MARCIANISE. Il corpulento e talentuoso Stefano Fresi ha dato ormai oltre dieci anni fa anima e corpo in “Romanzo Criminale” al personaggio del “Secco“, il contabile della banda della Magliana in grado di gestire miliardi con grande scioltezza.

Anche nei Quaqquaroni c’era il “Secco”. Gli investigatori lo hanno capito nelle intercettazioni ma soprattutto nel corso delle perquisizioni a casa della compagna del boss Achille Piccolo, quando trovarono un pizzino di quest’ultimo indirizzato proprio al “Secco”. Un nomignolo che la Dda ha associato a Francesco Piccolo, personaggio centrale nell’inchiesta ma poi defunto nel corso dell’indagine.

L’esistenza di un legame criminale con Achille Piccolo è emerso dalla perquisizione eseguita nell’abitazione della donna a seguito dell’intercettazione dei colloqui in carcere. Dall’ascoltato dei dialoghi Achille Piccolo aveva mostrato di essere legato a lei da una relazione sentimentale.

Nell’abitazione della compagna sono state trovate dieci lettere spedite dal carcere di Tolmezzo ed attribuibili a Piccolo ma soprattutto un altro pizzino costituito da un tovagliolo di carta sul quale sono scritte le cifre ed il nome “Secco”, il sosprannome col quale viene indicato Francesco Piccolo. Secondo la Dda è il segno tangibile che in quel periodo quest’ultimo era impiegato nell’attività di vendita di sostanze stupefacenti per conto del clan.

Nella foto centrale il film Romanzo Criminale