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Dal gotha del clan al cantiere, Piccolo libero dopo arresto: “Ora faccio muratore”

Marcianise. E’ tornato libero dopo una notte in camera di sicurezza Gabriele Piccolo, il 51enne arrestato ieri pomeriggio dagli agenti del commissariato di Marcianise a Recale.

L’esponente della mala marcianisana, condannato a 8 anni per associazione per delinquere di stampo mafioso, è stato fermato in via Ommeniello, strada di confine tra Capodrise e Recale, benchè avesse l’obbligo di soggiorno a Marcianise, in quanto sorvegliato speciale.

Piccolo nell’udienza di convalida tenutasi oggi presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere alla presenza dei suoi legali, gli avvocati Rosario Avenia e Angelo Raucci, ha evidenziato che si trovava fuori città per motivi di lavoro. Ultimamente sta lavorando come manovale sui cantieri, ma si tratta di lavoretti saltuari e a chiamata.

Il gip ha convalidato il fermo ma rigettato la richiesta del pubblico ministero che aveva invocato gli arresti domiciliari. Piccolo invece è tornato libero con la misura precedente, l’obbligo di soggiorno in città, dovuto alla sorveglianza speciale. Uno status dovuto alla condanna per camorra, rimediata in seguito al blitz del 2013 quando venne fermato insieme a Camillo Belforte, figlio dell’ex capoclan Salvatore.

 

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