Marcianise/Recale. La Dda lo considerava di fatto un colletto bianco di ciò che restava dei Quaqquaroni, in grado di dialogare con manager della sanità, imprenditori ma anche con i rivali di sempre visto che Gabriele Piccolo, 51 anni, nel 2013 fu fermato nello stesso blitz che coinvolse Camillo Belforte, figlio dell’ex capoclan Salvatore.
In quell’inchiesta Piccolo venne intercettato mentre parlava di investimenti in Africa. Oggi, quando mancavano dieci minuti alle 17, è stato meno esoticamente pescato in via Ommeniello, arteria di Recale che collega il centro urbano con Capodrise. Piccolo però non poteva essere in nessuno dei due paesi visto che, da sorvegliato speciale, è sottoposto all’obbligo di soggiorno a Marcianise.
Proprio gli agenti del commissariato della sua città lo hanno riconosciuto e tratto in arresto per violazione degli obblighi imposti. Piccolo infatti non aveva alcun permesso del magistrato di sorveglianza che gli consentisse di lasciare Marcianise.
Il 51enne di via Durante è stato dunque trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa dell’udienza di domani prevista. Tribunale di Santa Maria Capua Vetere con rito direttissimo.
