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Farmacia di turno chiusa durante la notte: che odissea per il figlio di un paziente

San Felice a Cancello. Disavventura ieri sera per un cittadino della frazione Cave che è dovuto arrivare in un’altra città per trovare una farmacia di turno e prendere sotto ricetta regolarmente sottoscritta dal medico curante, una bombola d’ossigeno per il padre.

Questo operaio si è recato presso la farmacia di turno alle 22 e 30 in punto e l’ha trovata chiusa e quindi andato alla guardia medica in via Roma, ha avuto ulteriore conferma di chi era di turno e davanti a loro ha richiamato ma nessuno rispondeva.

A quel punto da San Felice centro si è dovuto recare a Maddaloni, zona via Caudina, dove nell’apposita farmacia di turno il medico era presente. Qui un’altra disavventura, la bombola era leggermente diversa da quella prescritta e quindi si è dovuto recare presso l’Asl di Maddaloni per farsi cambiare la ricetta e poter prendere quella disponibile. Alla fine la persona è rientrata a casa dopo la mezzanotte per ossigenare il padre. Il caso lo ha comunque segnalato alla polizia.

Su questa vicenda abbiamo interpellato il farmacista sanfeliciano che ha replicato che era reperibile al telefonino e che se avesse ricevuto la telefonata sarebbe venuto (l’utente ha detto di non aver trovato il numero del portatile). Il camice bianco ha addotto che la legge regionale è chiara per i comuni sotto i 100 mila ad esclusione del capoluogo e quindi lui se avesse avuto la chiamata avrebbe risposto.

Ha inoltre aggiunto che per problemi dovuti a lavori alla fibra il telefono fisso non era raggiungibile.

In soldoni, non avendo per un pelo tutte le prove per inchiodare questo dottore preferiamo fare un appello, soprattutto a chi abita distante dalla propria farmacia: almeno un turno cerchiamo di garantirlo, tanto si tratta di un sacrificio che si fa ogni 9/10 giorni. Ieri erano le 22 e 30, non erano le 3 di notte, il dottore sarebbe dovuto esserci, a maggior ragione se hai un problema alla fibra.