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Oro illegale al Tarì, si salvano in 5: un solo condannato. TUTTI I NOMI

Marcianise. E’ finita in una bolla di sapone il processo sulle irregolarità nella custodia e vendita dell’oro per alcune ditte del complesso Tarì di Marcianise.

Questa mattina la seconda sezione penale, collegio B, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha emesso il suo verdetto nei confronti di 6 imputati. E’ stato condannato il solo Giovanni Cutuli, 62 anni, di Napoli, imprenditore che ha rimediato un anno di reclusione.

Il tribunale ha mandato assolti Antonio Scuotto, 50 anni, di Minturno; Arturo Bove, 72 anni, di Pietrastornina (AV); Claudio Purificati, 56 anni, di Roma; Stefano Torricelli, 67 anni, di Siena; Anna Porcaro, 57 anni, di Altavilla Iprina (Av). Nel contempo sono stati dissequestrati oro, lingotti ed alti beni requisiti nel corso dell’indagine.

Sotto la lente non finì soltanto la provenienza illegale dell’oro e la documentazione carente, ma anche aspetti relativi all’evasione fiscale. Monitorati anche gli scambi d’oro che avvenivano in maniera illecita – secondo la Procura – al di fuori dei circuiti ufficiali. Una ricostruzione che ha passato l’avallo del tribunale che ha scagionato la quasi totalità degli imputati.

Accolta la tesi difensiva perorata dagli avvocati Rosario Avenia, Vincenzo Motti, Gerardo Marrocco e Roberto Barbato.