
Santa Maria a Vico/Caserta. Le accuse reggono e i marmittari restano dentro. Il gip ha confermato la misura del carcere, convalidando il fermo nei confronti di Carmine Valentino e Alessandro Piscitelli, i due di Santa Maria a Vico fermati mercoledì mattina dalla squadra mobile di Caserta, insieme agli agenti dell’ufficio di prevenzione generale della questura.
Sono accusati di rapina impropria, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate. Per Valentino, residente nella zona centrale, e Piscitelli detto “Il Murante” di San Marco Trotti, le chance di un eventuale ritorno alla libertà passeranno tutte dal ricorso al Riesame.
La ricostruzione
L’allarme è scattato dopo la segnalazione di un furto di auto commesso nel tratto casertano di viale Carlo III. Un cittadino ha segnalato al 113 la presenza di una Ford Fiesta blu con due persone sospette: uno dei due si era infatti calato sotto una Peugeot verde parcheggiata in strada per rubare la marmitta.
La sezione antirapina della squadra mobile ha individuato i due all’interno della Ford Fiesta ma all’alt della polizia la coppia speronava l’auto di servizio della polizia. Partiva da lì un inseguimento durato 15 minuti, nel corso dei quali i due tentavano di disfarsi della refurtiva gettando dal finestrino sia la marmitta che gli arnesi allo scasso.
In quesl momento giungeva un’altra volante che tentava di sbarrare la strada alla Ford ma i due marmittari forzavano anche questo blocco rischiando di travolgere i poliziotti. Solo dopo diversi chilometri l’equipaggio della squadra mobile affiancava la vettura dei fuggitivi e con una manovra repentina decisa a fermare la corsa, arrestando entrambi i marmittari. I due si sono ribellati all’arresto scagliando contro gli agenti. Nel corso dell’operazione tre agenti sono rimasti feriti: due sono stati dimessi con prognosi di 10 e 20 giorni rispettivamente, il terzo guarirà in un mese per la frattura del metacarpo della mano.

