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Morta a 33 anni, l’ultimo abbraccio in Duomo a Luisa: “Proteggi il tuo angioletto”

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Lo strazio si avverte nei singhiozzi di quanti l’hanno conosciuta e ora la ricordano. Nelle foto del liceo, con i primi viaggi spensierati; nelle istantanee del matrimonio e nei selfie col suo bimbo, chiamato ora alla prova più dura: crescere senza la mano ferma e dolce di una madre.

E’ a dir poco sconvolta la città di Santa Maria Capua Vetere che domani si appresa a dare l’ultimo saluto a Luisa Gianoglio, la 33enne trovata morta ieri pomeriggio nella sua abitazione di via Jan Palach dal marito. A stroncare un arresto cardiaco improvviso mentre era sola a casa. Operatori sanitari e carabinieri, accertata la causa naturale del decesso, hanno liberato la salma per il rito funebre.

I funerali saranno celebrati domani alle 16 al Duomo di Santa Maria Capua Vetere. Si prevede una partecipazione massiccia perchè Luisa ha lasciato un grande ricordo ed un vuoto impossibile da colmare in tutti. “Luisa cara le tue compagne dì classe del liceo sono siamo tutte sconvolte. Non ci sono parole. Condoglianze. Non ci sono parole. Ho una foto sulla scrivania dì me e te in Inghilterra. Tutta la vita davanti.” ricorda un’amica dei tempi del liceo.

Tanti i messaggi provenienti dal mondo della scuola, sia quella frenquetata dal suo bimbo (“Una vita spezzata in giovanissima età sentite condoglianze al marito e un fortissimo abbraccio al figliolo Luisa riposa nelle Gloria del Signore”), che quella dove ha insegnato il padre Antonio. La direttrice dell’Isis Amaldi-Nevio così ha voluto ricordare Luisa:  “Eleviamo al cielo attoniti e profondamente contriti una preghiera corale al Signore. Possa accogliere tra le sue braccia insieme ai suoi Beati l’anima angelica di Luisa Gianoglio sottratta prematuramente all’affetto dei suoi familiari e donare conforto a tutti i suoi cari ai quali è stata atrocemente e repentinamente strappata. L’intera comunità scolastica dell’istituto Amaldi – Nevio pervasa da profondo shock si stringe con profondo affetto al fianco del caro padre prof. Antonio Gianoglio in un accorato e sincero cordoglio”.

Parole dolci che asciugano lacrime, ma non colmano un vuoto enorme. Sperando che quella mano non visibile si posi sulla testa di quel piccolo nel percorso chiamato vita: “Ora proteggi il tuo angioletto da lassù, Luisa”.