San Felice a Cancello. Alcuni nostri lettori a distanza di poche ore dall’ufficializzazione delle requisitoria al tribunale di Napoli per il processo di Alessio Biondillo e company ci hanno scritto e manifestato una parziale delusione, in quanto si aspettavano delle richieste di condanna più severe. Molti li vorrebbero vedere il più tempo possibile dentro, ricordiamo che i Sazioni hanno tirato dentro e rovinato un sacco di persone.
Ricapitoliamo la requisitoria:
Bisogna specificare un aspetto fondamentale, qua siamo di fronte a richieste di condanna con rito abbreviato, quindi con la riduzione di un terzo della pena. In pratica per il Sazione se questo fosse stato un rito ordinario, la richiesta sarebbe ammontata a 21 anni. Conoscendo a memoria tutta l’ordinanza noi invece siamo abbastanza d’accordo con queste richieste, che rispecchiano l’andamento dei fatti, comunque racchiusi in un tempo di poco meno di 4 mesi.
Il magistrato tiene conto anche dei due che, sulla carta non avevano mai fatto parte dell’ambiente dello spaccio, e cioè Andrea ‘capa di bomba’ Di Caprio e il meccanico Napolitano. I due si distinguono anche perché ne combinano di tutti i colori. Per l’expert Fruggiero ‘the prince’, la richiesta è di 8 anni per via del precedente specifico sempre con i Sazioni. Otto anni e 8 mesi a Lucariello Affinita come richiesta ci stanno, è lui il vice Biondillo, quello più attivo e più a conoscenza dei meccanismi del sistema orchestrato dal 44enne di via Ponte Trave. Pelaggi 8 anni e 8 mesi anche per via di quel precedente dell’Immacolata del 2019, oltre ad un pedigree all’insegna di questa attività. E’ uno degli indomiti.
Ricordiamo che tutto parte da due cose, la genesi è quella relativa al presunto arrivo sul territorio dell’ex boss killer e pentito Franchino Massaro ’75. Leggi qui
E poi la cimice messa sulla Citroen di Di Caprio che porta a dama i carabinieri del nucleo operativo di Maddaloni. Il 41enne residente a Santa Maria a Vico è un protagonista dell’ordinanza. Questi gli altri articoli su di lui, vale la pena di leggerli. CLICCA QUI