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Sindacalista licenziato, scatta protesta alla Getra

 

 

MARCIANISE. GetraPower licenzia il delegato sindacale perché reo di difendere i diritti dei lavoratori

Lo rende noto la Fiom di Caserta in una nota che preannuncia lo sciopero di domani: “La GetraPower è un’azienda storica di Marcianise e la Fiom-Cgil dopo tantissimi anni è riuscita ad avere un proprio rappresentante sindacale alle ultime votazioni. Questa scelta libera e democratica è stata possibile grazie alla determinazione di alcuni lavoratori che hanno deciso di iscriversi alla nostra organizzazione per provare insieme a migliorare le condizioni di lavoro all’interno della fabbrica.

Già dai i primi incontri la direzione aziendale ha palesato tutta l’insofferenza e la poca abitudine ad avere un confronto di merito incentrato ad entrare nelle scelte che ricadono sui lavoratori, come per esempio, quella di chiedere di conoscere i parametri con cui è stato retribuito in maniera differenziata il premio di risultato. Dopo alcuni mesi siamo ancora in attesa di avere la tabella con i relativi parametri.

Oppure quando si è iniziato a sollevare i problemi che prima non venivano prontamente evidenziati e che comportavano un serio rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
E’ pertanto evidente che avere a che fare con un rappresentante sindacale fermo e deciso a far rispettare i diritti dei lavoratori era per GetraPower un problema da superare.

Questa decisione illegittima di GetraPower di licenziare un rappresentate dei lavoratori va contrastata senza se e senza ma, con ogni mezzo e in ogni sede perché nega le libertà sindacali previste dalla nostra costituzione e prova ad impedire ai lavoratori di scegliersi il sindacato da cui farsi rappresentare.

La FiomCgil di Caserta mercoledì prossimo sarà fuori i cancelli dello stabilimento insieme ai componenti del direttivo per dimostrare la propria vicinanza al delegato licenziato ingiustamente e per protestare contro questa ignobile azione mirata a riportare in fabbrica un clima di paura e sottomissione.”