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In cella per l’omicidio del suocero, si taglia la gola con la scatoletta di tonno

 

CERVINARA/ARIENZO. Potrebbe esserci un gesto di autolesionismo dietro il ferimento di Giovanni Limata, il giovane imputato con la fidanzata, anche lei detenuta nello stesso Istituto, per l’efferato omicidio del suocero nel capoluogo avellinese.

Secondo quanto riferito da “Il Caudino”, il giovane, residente a Cervinara e con legami ad Arienzo (la famiglia materna è originaria della frazione Costa), si è reso protagonista di un gesto autolesionistico.

Si è infatti procurato dei profondi tagli agli avambracci ed alla gola, utilizzando il coperchio di una scatoletta di tonno. E’ stato salvato grazie all’ intervento del Personale della Polizia Penitenziaria che con l’ausilio dei compagni di detenzione dello stesso. La tempestività dell’azione di soccorso e le prime cure del personale Sanitario dell’Istituto hanno evitato estreme e più gravi conseguenze.

Il giovane è stato trasportato con un’ambulanza del 119 presso il pronto soccorso dell’ospedale Moscati di Avellino. I sanitari gli hanno praticato le cure del caso e poi è stato riaccompagnato presso la casa circondariale di Bellizzi Irpino.