
RECALE. Cambia il giudice per le indagini preliminari nel processo sullo spaccio a Recale e dintorni che coinvolge 9 indagati. Il gip Mercone è andato a sostituire il giudice Salvatore e presiederà la prossima udienza fissata per il 7 aprile.
In quella circostanza potrebbe esserci un primo verdetto con la richiesta di patteggiamento avanzata per la posizione di Antonio Braccio, 29 anni , difeso dall’avvocato Marco Argirò. Verso il rito abbreviato gli altri 8 indagati; si tratta di Alessandro Bervicato, 46 anni, di Caivano; Giovanni Bervicato, 41 anni, di Caivano;Marco Dolpino, 29 anni, di Caivano; Klodian Luku, 48 anni, di San Nicola la Strada; Fabio Massaro, 28 anni, di Recale; Federico Massaro, 25 anni, di Recale; Michelangelo Savarese, 55 anni, di Caivano; Manuel Scarfato, 35 anni, di Recale. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Nicola Russo, Alessandro Barbieri e Carmine Nacca
Il processo giunge al termine di un lungo lavoro investigativo portato avanti dai carabinieri della stazione di Macerata Campania, all’epoca guidati dal compianto maresciallo Baldassarre Nero. Nell’inchiesta vengono monitorati diversi episodi di spaccio avventi a Recale soprattutto nel 2017.
Come evidenziato da un lungo lavoro investigativo, passato per sequestri di stupefacenti ma anche per intercettazioni telefoniche, gli indagati cedevano hashish e marijuana e in alcune occasioni cocaina a giovani clienti del posto. Alcune cessioni sono state scoperte anche nelle vicine Marcianise e Capodrise, anche se Recale rimaneva il fulcro degli affari, coi Bervicato “specializzati” secondo le indagini nella vendita della “polvere bianca”.
Ogni dose di droga veniva venduta da un minimo di 20 a un massimo di 50 euro a seconda del tipo di stupefacente.

